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Tanti: "Poche risorse per il sociale, le destiniamo agli aretini". Meno sostegni per i migranti

Poche risorse e tante richieste da parte di famiglie in difficoltà. E la nuova giunta fa scelte ben precise. E' quanto emerge dalle dichiarazioni dell'assessore Lucia Tanti che ha deciso, viste le esiguità delle risorse, di stabilire delle...

Poche risorse e tante richieste da parte di famiglie in difficoltà. E la nuova giunta fa scelte ben precise. E' quanto emerge dalle dichiarazioni dell'assessore Lucia Tanti che ha deciso, viste le esiguità delle risorse, di stabilire delle priorità. E qui la scelta che farà parlare: perché Tanti ha deciso di sostenere, là dove ne avrà discrezionalità, gli aretini a scapito di non residenti ed extracomunitari che verranno invitati a tornare nel proprio paese

Ecco l'intervento di Tanti:

"Le risorse sono poche da anni e la Regione Toscana è al momento ‘morosa’ nei confronti del Comune di Arezzo di circa 700 mila euro per le annualità 2013-2014 e quindi, stando così le cose, sono costretta a fare delle scelte con quel che ho e allora scelgo di sostenere, là dove ho discrezionalità, gli aretini. Mi spiace ma non posso fare diversamente. Per questa ragione sto predisponendo una sorta di linee guida da inviare agli uffici, dove si indicano le priorità per l'erogazione dei sostegni diretti e temporanei che il mio assessorato distribuisce quotidianamente. Tra i punti fermi ci sono i seguenti: la residenza stabile da almeno cinque anni per accedere a qualsiasi tipo di sussidio; la residenza da almeno 10 anni per accedere al secondo intervento di sostegno; la dimostrazione che si è in cerca di occupazione al momento della richiesta di aiuto; un tetto massimo di 4 interventi di sostegno annui. A chi, non aretino, ma extracomunitario, è disoccupato da più di due anni non saranno erogati sostegni, ma sarà consigliata la possibilità di tornare a vivere nel Paese di origine, anche sostenendolo direttamente nelle procedure burocratiche per il rientro. La politica in momenti difficili è chiamata a scegliere le priorità e queste sono le mie. Se poi la Regione Toscana si deciderà a liquidare ciò che ci deve, valuterò modalità meno restrittive. Ad oggi però mi muoverò seguendo questi presupposti. Del resto ci sono persone che sono nate e cresciute in questa città, persone che in tempi migliori hanno contribuito allo sviluppo di Arezzo, persone i cui genitori e nonni da sempre pagano e hanno pagato tasse ed imposte, persone che hanno - nel tempo - contribuito a fare di Arezzo ciò che è: bene, noi per queste persone dobbiamo avere maggior attenzione e, nel poco, è necessario che siano i primi ad avere un sostegno. Questa è la realtà dei fatti e ne dobbiamo tenere conto".
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