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Abbattuto Pioppo lungo Bicchieraia. Consorzio di bonifica: "Era irrecuperabile. Presto interventi su Castro e Vingone"

Operazione indispensabile per salvaguardare argini, sicurezza idraulica e incolumità pubblica. La rimozione è stata preceduta da una accurata diagnosi fitosanitaria e una  perizia fitostatica

La speranza di salvare il pioppo nero, cresciuto sulla sponda del Bicchieraia ad Arezzo, è svanita con l’esito della perizia fitostatica e la diagnosi fitosanitaria eseguita dal Massimiliano Hajny, specialista consultato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno per avere un quadro clinico preciso e eventuali indicazioni sulle cure. Come reso noto dal consorzio, le indagini effettuate con il sistema Vita (Visual Tree Assessment) hanno portato alla diagnosi peggiore: per il populus nigra di via Anconetana nessuna chance.

Le condizioni generali erano tanto complicate da collocarlo nella  categoria D, quella riservata agli esemplari che, per difetti strutturali o morfologici e sanitari, sono ad alto rischio di caduta e schianto e hanno una prospettiva di vita gravemente compromessa, tanto da rendere vano qualsiasi intervento di risanamento.

I due fusti di grandi dimensioni che andavano a comporre un'unica pianta sono stati rimossi qualche giorno fa con l’impiego di una piattaforma aerea, collocata sulla sede stradale.

Completata la messa in sicurezza dell’area, sul torrente Bicchieraia presto torneranno all’opera mezzi e uomini del Consorzio: questa volta per eseguire la manutenzione ordinaria prevista dal piano delle attività 2021. Dagli interventi saranno interessati anche il Castro e il Vingone, gli altri due corsi d’acqua che attraversano la città di Arezzo.

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