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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Street Food, da Arezzo il rilancio del cibo di strada

«Il cibo di strada non è una moda, ma una realtà economica e tradizionale di grande importanza per il nostro Paese». Ha presentato così il cibo di strada Massimiliano Ricciarini, l’imprenditore di Arezzo che nel 2004 ha avuto l’idea di...

«Il cibo di strada non è una moda, ma una realtà economica e tradizionale di grande importanza per il nostro Paese». Ha presentato così il cibo di strada Massimiliano Ricciarini, l’imprenditore di Arezzo che nel 2004 ha avuto l’idea di “riscoprire” il cibo di strada italiano e valorizzarlo, proprio a partire dalla sua città con i prodotti locali. Lo ha fatto questa mattina, il 23 ottobre, in diretta su Rai 1, ospite del programma condotto da Elisa Isoardi, “A conti fatti”, dove Ricciarini ha raccontato non solo l’esperienza di Streetfood, ma anche il fenomeno che gira intorno al cibo di strada. Ospiti insieme al presidente dell’Associazione Streetfood anche la giornalista di costume della Rai, Rosanna Cancellieri e la presidente nazionale della Fiepet Confesercenti, Esmeralda Giampaoli. «Noi rappresentiamo il cibo di strada vero, non quello improvvisato che non risponde alle norme igieniche previste dalla legge – ha detto in diretta televisiva Ricciarini – è per questo che la nostra associazione ha avuto successo, perché è riuscita a coniugare la tradizione alla qualità del prodotto offerto portandolo in giro per l’Italia».

Arezzo è anche per questo un po’ la capitale italiana del cibo di strada. Intanto perché l’associazione nazionale, oggi famosa e riconosciuta come l’unica in grado di offrire una qualità dei produttori unica, è sorta proprio ad Arezzo, su idea come detto dell’aretino Massimiliano Ricciarini che oggi ne è presidente. Inoltre tutti gli eventi che già hanno fatto il giro d’Italia e che proseguiranno fino a dicembre, hanno al loro interno una forte componente di operatori aretini, un modo per dimostrare che il cibo di strada può essere anche un ottimo volano per il turismo. Inoltre lo Streetfood Village di Arezzo, che si è svolto lo scorso settembre, ha portato al Prato oltre 50 mila appassionati dando vita per tre giorni a un parco.

Marciano della Chiana, il prologo. «Partendo da Marciano della Chiana (Ar) nel 2010 - riporta alla mente Ricciarini - un piccolo centro toscano di 3.500 abitanti, il successo e l'affluenza record sopra le 15 mila presenze hanno richiamato l'attenzione di altre città italiane e ad oggi c'è stato un crescente coinvolgimento e il consolidamento del tour». Il segreto di questo successo è dovuto anche grazie a una proposta di qualità e varietà costante di cibi di strada. «Non ci mancano successi in piccoli e grandi centri – prosegue il presidente - ma sono proprio quelli piccoli quelli con i quali intendiamo continuare la collaborazione. Se pure con numeri di affluenza minori ci interessa fare il bene di micro-imprese che ci seguono nel tour, promozione di nuovi cibi poveri o "di strada" reperiti in loco in tutto lo "Stivale" ma anche contrastare la crisi sostenendo, per quanto in nostro potere, i fondi sempre più esigui di pubbliche amministrazioni, insufficienti a mantenere vive tradizioni e momenti di intrattenimento».

L'Associazione Streetfood nata dal progetto datato 2004, nel suo peregrinare in giro per l'Italia con un format esclusivo e originale di evento itinerante, lo STREETFOOD VILLAGE TOUR, ogni anno dal 2010 ha visto aumentare le sue tappe, ma tiene sempre a mente i luoghi e le condizioni da cui è partita, portando per prima in Italia una novità assoluta che nella curiosità generale ha fatto conoscere prodotti di qualità a costi sempre e comunque accessibili.

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