rotate-mobile
Attualità

Hinkler, il pioniere del volo che morì sul Pratomagno

Il ricordo del trasvolatore australiano Bert Hinkler

Una giornata dedicata alla memoria del trasvolatore australiano Bert Hinkler che è diventata anche l'occasione per valorizzare ulteriormente il Pratomagno e la zona della Croce recentemente restaurata.

E' stata una cerimonia veramente suggestiva quella che ha visto l'inaugurazione del cippo nel luogo nel quale nel 1933 l'aereo di Hinkler precipitò causando la morte dell'aviatore. Basti pensare che alla base il monumento è costituito da un masso arrivato dall'Australia, e precisamente da Mon Repos Beach, il luogo dove Hinkler effettuò i suoi primi voli, e che al suo interno è stata inserita una capsula del tempo nella quale sono contenuti i messaggi delle autorità australiane, tra le quali anche il Primo Ministro, destinati ad essere ascoltati fra 100 anni. Oltre alle autorità australiane erano presenti anche rappresentanti della Gran Bretagna, sotto la cui bandiera Hinkler combatté, anche in Italia, durante la prima guerra mondiale.

Oltre al monumento, è stato inaugurato, con l'intervento del Presidente del CAI Sandro Vasarri, anche il sentiero, denominato “Hinkler Ring”, che attraversando i bellissimi boschi del Pratomagno arriva fino al monumento, mentre in aria volteggiavano gli aerei dell'Aereoclub Arezzo per celebrare l'evento e la cornamusa ufficiale della RAAF, l'aviazione australiana, eseguiva “Amazing Grace” .

Il Presidente della Provincia Roberto Vasai, il cui ente ha coordinato prima i lavori di restauro della Croce del Pratomagno e adesso questa iniziativa legata alla memoria di Hinkler, che ha ringraziato tutti gli Enti che hanno collaborato, dalle Unioni dei Comuni di Casentino e Pratomagno alla Regione Toscana, e anche le associazioni come il CAI e la Brigata di Raggiolo, che sono state il motore dell'operazione.

“Oggi rendiamo omaggio a un personaggio straordinario, ma sono certo che questa giornata alimenterà ulteriormente il rapporto con gli amici australiani”, ha detto Vasai. Un rapporto, ha affermato l'Assessore Regionale Vincenzo Ceccarelli, che potrebbe rafforzarsi anche con un atto simbolico relativo alla proprietà della zona che ospita il cippo: “Questo luogo rappresentò la barriera fisica dell'impresa di Hinkler, e oggi vorrei che diventasse invece il luogo dell'incontro tra i nostri popoli, aiutandoci a guardare al futuro con quei sentimenti di innovazione e di intraprendenza che lo guidarono e che ci sono utili anche oggi”.

L'Ambasciatore australiano Mike Rann ha invece ricordato la figura di Bert Hinkler, che fu il primo a volare in solitario dall'Inghilterra all'Australia e il secondo, dopo Lindbergh, ad attraversare l'Atlantico. “Venendo qua oggi celebriamo anche lo spirito che non deve mai andare perduto, lo spirito di avventura sul quale l'Italia, più che ogni altro paese, è stata costruita. Lo spirito e l'anima di Bert Hinkler sono australiani, ma ora egli giace nel caldo e amorevole abbraccio del suolo italiano la cui gente gli ha tributato un funerale di Stato nel 1933 e continua a onorarlo oggi con questo splendido monumento”, ha concluso l'Ambasciatore Rann. Un momento particolarmente emozionante, a margine della cerimonia, si è avuto quando si sono incontrati il pronipote di Hinkler, John, e il nipote della guarda forestale che eseguì i rilievi dopo il ritrovamento dell'aereo precipitato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hinkler, il pioniere del volo che morì sul Pratomagno

ArezzoNotizie è in caricamento