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"Sì alla stazione Medioetruria ad Arezzo". Il punto del Movimento cristiano lavoratori

La proposta di costruire uno scalo ferroviario lungo la Direttissima, alle porte di Arezzo, è “da sostenere perché testimonia la volontà di dotare la comunità locale di un’infrastruttura di grande utilità”

“La stazione MedioEtruria, se venisse costruita, unirebbe ancora di più Arezzo all’Europa, tenendo fede allo spirito europeista che contraddistingue, da sempre, l’attività del Movimento cristiano lavoratori”.

Muove da questa riflessione il giudizio più che favorevole dell’Mcl di Arezzo, espresso dalle parole del presidente Maurizio Pagliai, all’ipotesi di realizzare una stazione sulla linea ferroviaria ad alta velocità Roma-Firenze. La proposta di costruire uno scalo ferroviario lungo la Direttissima, alle porte di Arezzo, è “da sostenere perché testimonia la volontà di dotare la comunità locale di un’infrastruttura di grande utilità”. Inoltre, secondo il Movimento cristiano lavoratori, tale infrastruttura avrebbe “favorevoli ricadute sul territorio in ambito occupazionale, con la creazione di nuove opportunità di lavoro e di fare impresa, sia per le persone residenti nel comprensorio aretino, sia per quelle provenienti dalle zone vicine”.

“Se da una parte, dunque, la nuova stazione Av, unica fermata tra Roma e Firenze sulla linea alta velocità, si proporrebbe come infrastruttura che favorirebbe l’attrattività di Arezzo e della sua provincia – conclude il presidente provinciale Mcl, Maurizio Pagliai - dall’altra verrebbe a essere un’area di scambio per le tre regioni, Toscana, Umbria e Marche, che a essa farebbero riferimento”.

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