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Stangata bollette acqua. Comitato: "Sindaci e assessori cadono dalle nuvole"

Dopo che il 15 febbraio scorso denunciammo la nuova stangata in arrivo per le famiglie con la ristrutturazione delle tariffe “ firmata” dai sindaci , si erano subito registrate diverse prese di posizione contro la sua applicazione da parte di...

Dopo che il 15 febbraio scorso denunciammo la nuova stangata in arrivo per le famiglie con la ristrutturazione delle tariffe “ firmata” dai sindaci , si erano subito registrate diverse prese di posizione contro la sua applicazione da parte di rappresentanti di categorie economiche, cittadini, sindacati e forze politiche.

Poi era stata la volta del Sindaco di Arezzo , Ing. Ghinelli, a dire che “qualcosa non tornava” e che insieme ad altri Sindaci avrebbe chiesto chiarimenti all’Autorità Idrica Toscana (AIT) perché a suo avviso all’ assessore da lui delegato (l’Ing. Sacchetti) era stata detta tutt’altra cosa di quella emersa con gli aumenti evidenziati sui nostri manifesti.

Per cui ci si attendeva la conseguente richiesta di “sospensiva del provvedimento” da parte dei Sindaci , come peraltro ,capìta l’antifona, si era già spinto a suggerire anche il massimo esponente provinciale della forza politica che annovera tra i propri ranghi la stragrande maggioranza dei “Primi cittadini” in carica nei Comuni dell’ ambito territoriale gestito da Nuove Acque.

Certamente non deponeva a favore dei Sindaci il fatto che due mesi prima loro stessi, o i loro assessori , avessero inopportunamente approvato quel po’ po’ di capolavoro inverso denominato “Nuova struttura dei corrispettivi” senza nulla eccepire e senza accorgersi di dare così via libera a corposi e ingiustificati incrementi tariffari per famiglie, imprese, ospedali ed enti pubblici , Comuni compresi. Ma potevamo sperare in una sorta di “ravvedimento operoso” con conseguente ed immediata sospensione del provvedimento medesimo.

Nel silenzio assordante seguito all’iniziale levata di scudi del Sindaco di Arezzo si è fatto invece sentire lo Stato Maggiore di Nuove Acque che, con propria nota scritta, ha fatto sapere che “per ora sarebbero sospese solo le utenze del Comune” con buona pace di tutti gli altri utenti cui a breve verranno inviate le bollette con i nuovi aumenti tariffari. Come d’abitudine il gestore detta la linea ai Sindaci e fa loro sapere che potrebbero decidere ,nella riunione del 10 marzo prossimo, di ridurre o addirittura cancellare gli aggravi di tariffa per i Comuni, a beneficio dei loro bilanci , dove peraltro tali aumenti di spesa non erano stati neanche computati visto che l’approvazione dell’aumento tariffario era avvenuta senza che i Sindaci stessi ne fossero consapevoli, cioè “a loro insaputa”.

E dei rincari per i cittadini? Dei maggiori costi per le imprese? Chi dovrebbe occuparsene se non i Sindaci? Non sono forse i Comuni a detenere la maggioranza azionaria di Nuove Acque? Non sono forse i Comuni a nominare 5 membri su 9 nel Consiglio di Amministrazione della stessa Società? Non sono forse i Comuni riuniti in Conferenza Territoriale che propongono e poi approvano le tariffe nelle assemblee dell’AIT? E le Assemblee AIT da chi sono presiedute e partecipate se non dai Comuni stessi? Vero che l’AIT (Autorità Idrica Toscana) è dotata di una struttura tecnico-burocratica che è solita confezionare queste po’ po’ di porcherie in accordo con i gestori , mentre invece dovrebbe agire su indirizzo dei Comuni , per voce dei Sindaci che partecipano alle Conferenze Territoriali , al Consiglio Direttivo e all’Assemblea dell’AIT stessa. Se ciò non avviene è solo perché a Sindaci e assessori spesso torna comodo avere una qualche presunta sovrastuttura da incolpare, ma la vera ragione è che non vogliono disturbare i manovratori.

Delude senz’altro Ghinelli che ha delegato a questo ruolo l’assessore Sacchetti, il quale ha fatto lo gnorri davanti alle telecamere mostrando notevole dimestichezza nel dire ciò che ha detto, finendo persino col mettere in dubbio che il Referendum del 2011 abbia veramente sancito l’abrogazione della componente tariffaria denominata “remunerazione del capitale investito”. Sveglia assessore! Se all’epoca era distratto, assente o non connesso, vada a leggersi il Decreto del Presidente della Repubblica n° 116 del 18 luglio 2011 . Forse non vale neanche più la pena chiedersi se i Sindaci e gli assessori ci sono, o ci fanno?

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