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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Monte San Savino

Si spostano gli ambulatori, sindaco e assessore non informati scrivono alla Asl

E' successo a Monte San Savino dove la Asl ha comunicato ai medici di dover lasciare gli ambulatori

"Nei giorni scorsi siamo state messe a conoscenza, da parte degli stessi medici di famiglia, di una vostra lettera con la quale si chiede loro di lasciare gli attuali ambulatori, collocati all’interno del Distretto, entro gennaio 2021. Dispiace constatare una mancata comunicazione preventiva al Comune e agli stessi interessati, necessaria a valutare ipotesi e idee alternative." Sono queste le prime parole del sindaco del comune di Monte San Savino Margherita Scarpellini e dell'assessore alla Sanità Erica Rampini nella lettera indirzzata all'Asl Toscana Sud Est.

"In una situazione come quella attuale riteniamo inopportuno chiedere ai medici di famiglia di lasciare gli ambulatori, punto di riferimento della cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che la loro collocazione è strategica e importante soprattutto per gli stessi pazienti. Si rischia di decentralizzare gli ambulatori e di continuare un' opera di depauperamento del capoluogo e dello stesso Distretto, che rischia di lasciare indietro proprio chi necessita di quei servizi."

"Nei nostri precedenti incontri abbiamo più volte affrontato il tema della Casa della Salute. Ci chiediamo, dunque, quale sia il futuro di questo progetto alla luce di questa decisione. Per la nostra amministrazione la creazione di questo spazio è sempre stato un obiettivo prioritario. Un servizio che andrebbe a interrompere il processo sopra citato e che permetterebbe una nuova realtà socio-sanitaria nel nostro Comune. Ci siamo, fin da subito, resi disponibili al dialogo e a prevedere forme di aiuto e sostegno a questo progetto, al fine di renderlo accessibile a tutti, compreso ai residenti delle nostre frazioni."

"Il tema della sanità necessita di una importante riflessione nel nostro Comune, è necessario mettere al centro dell’agenda dell’azienda, i territori periferici. Il continuo spostamento e la centralizzazione dei servizi ad Arezzo mette in difficoltà le nostre realtà. Pensiamo agli utenti finali, molto spesso persone anziane o con difficoltà, che devono spostarsi, non con facilità, dai comuni limitrofi al capoluogo. Diventa quindi urgente e necessaria una valutazione sulla sanità e sui servizi nel territorio, che deve essere alla base delle vostre future scelte. L’amministrazione continuerà a collaborare come ha sempre fatto e come, soprattutto, ha dimostrato negli ultimi mesi."

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