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"La Soprintendenza torni ad Arezzo". L'appello della presidente Chiassai Martini ai candidati regionali

Ad inizio anno la presidente aveva scritto al Ministro dei Beni Culturali illustrando la situazione, A adesso lancia un appello ai candidati alla presidenza della Regione Toscana

È la presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini, ad intervenire nuovamente circa la questione relativa alla Soprontendenza. Come noto, negli anni passati l'istituzione è stata modificata e accorpata con quella senese. Un aspetto sul quale più di un amministratore e più di un politico è intervenuto sostenendo come sia "assoluta lanecessità di re-istituzionalizzarla con una sede aretina autonoma e di potenziarla con figure professionali ormai numericamente carenti da anni, per la tutela ed il presidio del grande patrimonio storico artistico presente nel vasto territorio provinciale".

Ad inizio anno la presidente aveva scritto al Ministro dei Beni Culturali illustrando la situazione in cui versa la Soprintendenza, e adesso lancia un appello ai candidati alla presidenza della Regione Toscana affinché si prendano l’impegno di risolvere una volta per tutte la questione. E’ inaccettabile che un territorio ricco di siti e aree da custodire come il nostro non abbia una propria Soprintendenza in piena autonomia gestionale ed operativa - dichiara Silvia Chiassai Martini -. Abbiamo una struttura totalmente depotenziata che necessita di figure professionali importanti quali architetti, storici dell’arte, archeologi, restauratori etc; ad oggi non è presente neanche una figura di storico dell’arte, e non mi sembra che il boom di turismo che sta riscuotendo Arezzo e Provincia non dimostri interesse e attrattiva; per questo è doveroso riportare attenzione e ordine in una struttura fondamentale per il territorio. Ho l'onore di rappresentare un ente quale quello della Provincia di Arezzo che vanta primati ed eccellenze in ogni settore, e deve essere garantita la giusta attenzione anche sotto il profilo storico culturale. Nell’organico della Soprintendenza di Arezzo dovrebbero essere previsti in servizio 3 storici dell’arte che come ho già detto sono totalmente assenti; 3 archeologi a fronte di solo 1 in servizio, 3 tecnici per le tecnologie in servizio, di cui solo 1 presente; 3 restauratori di cui solo 1 in servizio; almeno 4 architetti, mentre ce ne sono solo 3; 2 informatici e l’unico presente è prossimo alla pensione; 3 custodi, figura completamente assente; 4 assistenti tecnici di cui solo 1 presente e 4 assistenti amministrativi di cui solo 3 in servizio; potrei continuare la lista che sarebbe ancora lunga, ma credo che sia chiaro che la problematica non può più essere rimandata; pertanto chiedo un impegno pubblico ai candidati presidenti alla Regione Toscana affinché mostrino un chiaro impegno su un tema, quello dell’arte, che ci fa grandi nel mondo. Infine ci preme ringraziare, tutti coloro che ormai da anni stanno svolgendo con fatica, questa importante funzione nella nostra politica".

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