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"Siccità estrema". E la provincia di Arezzo brucia

In attesa delle imminenti piogge il bilancio di un avvio di primavera complicato: ieri due roghi tra Chiaveretto e San Zeno. il meteorologo Sestini: "Temperature anomale, tra 1° e 3° oltre la media di stagione"

La siccità ha forse le ore contate, è alle porte una sostanziale svolta meteorologica, ma l'onda lunga di questo tempo primaverile secco sta portando con sé conseguenze negative: in primis, la vulnerabilità agli incendi.

Siccità e rischio incendi

Nei giorni scorsi il presidente di Eaut che gestisce la diga di Montedoglio ha assicurato che - nonostante l'evidente ritirata dell'invaso - non ci sono problemi di approvvigionamento idrico, ma su un altro fronte, quello degli incendi, c'è di che preoccuparsi. Tanto che la Regione Toscana ha dapprima prolungato il divieto di accendere fuochi all'aperto fino al 27 marzo e poi fino al 3 aprile. Il mese di marzo era stato già segnato da importanti incendi sul territorio aretino, ma la giornata di ieri è stata contraddistinta da un intenso lavoro da parte dei vigili del fuoco. In generale è stato un lunedì impegnativo per tutto il sistema regionale antincendi boschivi, con roghi in tutta la Toscana.

16 incendi in Toscana, 2 nell'Aretino

La sala operativa di Firenze ha infatti dovuto gestire 16 eventi sul territorio regionale, molti dei quali hanno richiesto l'intervento di mezzi aerei. Tra i più gravi quelli in località Gamogna, nel comune di Marradi, di Grondola, comune di Pontremoli, Chiozza, nel comune di Castiglione in Garfagnana e Ciciano, nel comune di Chiusdino sulle Colline Metallifere. Ad Arezzo nella giornata di lunedì 28 marzo sono bruciati boschi in due punti distinti: in zona Chiaveretto e nella collina di San Zeno. Impegnato anche un elicottero. Entrambi i roghi sono scoppiati nel primissimo pomeriggio, uno alle 13,20 e un altro alle 14,30.

Temperature oltre la media e siccità estrema

"Le condizioni climatiche - spiega una nota della Regione - in attesa delle piogge previste per i prossimi giorni, richiedono ancora la massima attenzione, in particolare per le attività svolte in campagna e il rispetto rigoroso del divieto di abbruciamento in vigore su tutto il territorio regionale".

Condizioni climatiche, evidentemente, molto particolari. "Purtroppo veniamo da un periodo di siccità estrema - spiega Lorenzo Sestini, meteorologo -. Va considerato che nel periodo tra dicembre 2021 e marzo 2022 la nostra zona è stata investita da un rialzo medio delle temperature compreso tra 1° e 3°. Che è tantissimo".    

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