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Sei Toscana, l'affondo di Ato: "Diffida per sospendere i subappalti non autorizzati"

Ato Toscana Sud conferma il pieno sostegno alle iniziative avviate nei confronti del Gestone Sei Toscana da parte delle amministrazioni comunali che Ato rappresenta.

Dopo l'affondo del Comune di Arezzo, anche Ato Toscana Sud, l'Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, torna sulla questione dei recenti disservizi nella gestione della raccolta dei rifiuti che si è verificata negli ultimi giorni ad Arezzo e Civitella sostenendo le posizioni dei comuni e annunciando la richiesta di sospensione di ogni subaffidanto dei servizi di base della raccolta che non sia stato preventivamente autorizzato. 

"Si ricorda - spiega Ato in un comunicato - che, dopo i gravi disservizi registrati nel mese di agosto in molti Comuni, l'Ato era prontamente intervenuta portando  all'Assemblea dei Sindaci di settembre una delibera che ha avviato una richiesta di risarcimento danni al gestore Sei Toscana e un procedimento di accertamento sulla possibilità contrattuale per il Gestore di subaffidare servizi base, come la raccolta domiciliare e lo spazzamento, senza il consenso dell'Autorità. Era stato infatti appurato anche allora, come ripetutosi in questi giorni ad Arezzo ed a Civitella, che i gravi disservizi nella raccolta rifiuti sono in larga parte causati dalla decisione del Gestore Sei Toscana di affidare il servizio a Cooperative con personale non esperto del territorio, senza preavvisare le amministrazioni comunali.

VIDEO Guerra tra Comune e Sei Toscana

Da qui la pesante decisione procedere con una formale diffida.

"Dopo un'approfondita interlocuzione con Sei Toscana, Ato sta per chiudere il procedimento con la formale diffida al Gestore Sei Toscana di sospendere ogni subaffidamento dei servizi base di raccolta e spazzamento a terzi operatori che non sia previamente autorizzato  all'autorità, sulla base di un piano organico che coinvolga per tempo le amministrazioni comunali.
In ogni caso l'autorizzazione dell'Autorità al subaffidamento, oltre al rispetto della norme di legge, sarà rilasciato solo verso terzi operatori che garantiscano l'utilizzo di personale esperto del territorio, rigorose misure di sicurezza a tutele della salute dei lavoratori e l'applicazione agli stessi di condizioni retributive e di lavoro non penalizzanti. 

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