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Sei Toscana, 150 assunzioni il punto di partenza. Cisl: "Obiettivo stabilizzare e completare fabbisogno di personale"

Un primo importante passo avanti, non scontato alla vigilia dell'incontro, ma solo un punto di partenza per un sistema che deve ritrovare la sua normalità. I numeri, stabiliti nel verbale d'incontro di ieri li ha confermati anche Sei Toscana...

Un primo importante passo avanti, non scontato alla vigilia dell'incontro, ma solo un punto di partenza per un sistema che deve ritrovare la sua normalità. I numeri, stabiliti nel verbale d'incontro di ieri li ha confermati anche Sei Toscana stessa che parla di 150 assunzioni in totale. Sono diverse le modalità e i passaggi da fare per arrivare a quella cifra e nel mezzo ci sarà prima di tutto la firma del vero e proprio accordo sindacale. Poi si arriverà ad una seconda fase di trattativa non prima di aver ricevuto però indicazioni precise sul fabbisogno di personale dell'azienda. Un dato che i sindacati hanno da tempo richiesto, ma che non è ancora pervenuto. La gestione del sistema rifiuti di Sei Toscana è sotto la lente d'ingrandimento dei sindacati, dei cittadini che lamentano molti disservizi sulla raccolta, delle famiglie dei lavoratori interinali a casa dal 4 di agosto e dei sindaci che tramite l'Ato e il presidente Ghinelli si erano detti pronti a chiedere il risarcimento dei danni. Un fuoco di fila che ha probabilmente messo in guardia Sei Toscana che è corsa ai ripari.

Dopo ieri arriva dunque un primo giudizio positivo, ma guardingo, da parte della Cisl di Arezzo: "L’incontro di ieri con Sei Toscana ha portato ad un primo risultato importante nella vertenza in atto, ma lo dobbiamo considerare un primo percorso per la stabilizzazione dei lavoratori. Ora è necessario che questo accordo preliminare, che noi riteniamo un impegno importante da parte dell’azienda venga tradotto in un accordo sindacale - commenta Roberto Biagioni della Fit Cisl e Rsu di Sei Toscana - Il prossimo 19 settembre si aprirà un tavolo nel quale dall’impegno verbale si dovrà passare all’impegno scritto. Ovviamente, siamo fiduciosi che ciò si verifichi visto che da parte di Sei Toscana è in atto un cambio di passo e di atteggiamento e questo fa ben sperare."

Alcuni numeri:

L'obiettivo prima di tutto è quello di arrivare alla stabilizzazione di 150 operatori. Nella riunione è anche emerso che altre 50 o 60 persone potranno essere impiegate a tempo determinato, forse ricorrendo al meccanismo dello staff leasing. " Le agenzie di somministrazione - spiegano dalla Cisl - assumerebbero per un anno questi lavoratori, in attesa che l'azienda verifichi il fabbisogno di personale e valuti se possono essere impiegate a tempo indeterminato. Noi siamo meno favorevoli rispetto a questa procedura, che ha anche costi maggiori rispetto al contratto diretto, e anche oggi abbiamo sollevato questo problema."

Le questioni aperte:

"Sono due le questioni che abbiamo posto a Sei Toscana e che non possono essere rimandate. Prima di tutto valutare il fabbisogno corrente di personale per l'espletamento dei servizi richiesti dai Comuni, previsti dal bando di gara e presenti nei piani di servizio, attraverso l'apertura un tavolo tecnico, con l'obiettivo di analizzare, cantiere per cantiere, quante sono le persone necessarie allo svolgimento dei servizi sul territorio. Un passaggio fondamentale per l'avvio del piano industriale anche perché crediamo che da questo si potrebbero configurare nuove possibilità di impiego e perché riteniamo che il fabbisogno strutturale sia superiore a quanto si dichiari, aggirandosi sulle 220 - 250 unità."

Ma non solo, c'è anche una specifica presa di posizione in merito all'impiego delle cooperative sociali di tipo B che occupano lavoratori svantaggiati.

"Abbiamo chiesto a Sei Toscana di monitorare i numeri: quanti dipendenti con il contratto della cooperazione operano effettivamente ad oggi sul territorio di competenza del gestore unico. Abbiamo appreso infatti, ufficialmente, che ci sono svariati bandi, aperti a giugno e che prevedono l'esternalizzazione di parte dei servizi in affidamento. Attendiamo il prossimo tavolo per avere notizie più precise: vogliamo sapere in quali cantieri sono impiegate le cooperative, in quali territori e che caratteristiche ha il personale impiegato. Non basta impiegare le cooperative sociali per attuare quel piano di rientro che serve a Sei Toscana per ripartire, riappianando il disavanzo di 4 milioni e 200 mila euro. Se nell'impiego delle cooperative si dovessero verificare violazioni di termini di legge, del contratto di servizio o del Ccnl Utilitalia, i sindacati faranno in modo che si rientri nei termini e nei numeri previsti."

Il personale nel futuro

C'è un percorso che la Cisl sta portando avanti con i sindaci e Ato Toscana Sud, "un percorso che continuerà, perché speriamo, anche attraverso il coinvolgimento degli amministratori locali, di costituire un tavolo in cui siano presenti tutti gli attori in causa, a cominciare da Sei Toscana. L'obiettivo è siglare un documento di indirizzo sull'utilizzo del personale.

Vogliamo arrivare a un accordo sindacale plurilaterale, che possa costituire in prospettiva una sorta di cornice rispetto al piano d'ambito, che Ato dovrà presentare, sembra, entro la primavera del 2019. Ribadiamo che per noi va applicato il contratto nazionale Utilitalia. Non abbiamo pregiudizi sull'uso delle cooperative sociali, che devono però essere impiegate per servizi accessori e strumentali e non strutturali e con rilevanza economica, come invece sta accadendo oggi. Su questo siamo e saremo irremovibili."

"La presenza al fianco della Fit Cisl della confederazione Cisl di Arezzo in questa vertenza – dice la segreteria Silvia Russo – conferma l’esigenza di garantire la dignità dei lavoratori di Sei Toscana, tutti, e quella di esigere un corretto svolgimento del servizio perché i cittadini di questo territorio tornino ad avere città e paesi puliti come prevede l’affidamento contrattuale."

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