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Sansepolcro, approvata in consiglio comunale la petizione M5S per costituirsi parte civile nei processi di Banca Etruria

Il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro esprime grande soddisfazione per la decisione presa nel Consiglio Comunale di ieri, venerdì 29 aprile. "È stata finalmente portata in discussione, dopo quasi 2 mesi di attesa visto che l’abbiamo presentata il 2...

Il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro esprime grande soddisfazione per la decisione presa nel Consiglio Comunale di ieri, venerdì 29 aprile. "È stata finalmente portata in discussione, dopo quasi 2 mesi di attesa visto che l’abbiamo presentata il 2 marzo, la nostra petizione con la quale chiedevamo all’Amministrazione Comunale di costituirsi parte civile nei processi che saranno intentati agli ex-vertici di Banca Etruria.

"In seguito infatti alla sentenza del Tribunale fallimentare di Arezzo dell’11 febbraio 2016 - scrivono i pentastellati in una nota - , che ha dichiarato lo stato di insolvenza della ex Banca Etruria, si è aperta la strada ad un processo per bancarotta fraudolenta nei confronti degli ex amministratori dell’istituto di credito. Nelle settimane successive sono inoltre partiti ulteriori filoni di inchiesta con capi di imputazione gravissimi come truffa. E sono già molti i Comuni che si sono dichiarati parte civile nei processi che interesseranno gli istituti di credito coinvolti in questa vicenda: Civitavecchia per esempio, e anche altri, come Chiusi della Verna e Castiglion Fiorentino, stanno pensando di intraprendere questa strada.

Ci è sembrato quindi doveroso che anche il Comune di Sansepolcro si muovesse in questa direzione: ricordiamo che, secondo le stime, nel nostro Comune i truffati sono stati almeno 150, e in generale tutta l’economia della zona ne ha risentito, in quanto si è creata una comprensibile paura nel fare spese ed investimenti, nonché una generalizzata sfiducia nel risparmio e negli istituti di credito. Riteniamo quindi che la costituzione del Comune come parte civile in questi processi sia prima di tutto un atto dovuto a tutti i cittadini che anche nel nostro Borgo sono rimasti intrappolati nella rete delle obbligazioni, e rappresenti un primo passo avanti verso la possibilità di ottenere dei risarcimenti.

Appare significativo come tale decisione del Consiglio Comunale di Sansepolcro arrivi nelle stesse ore in cui il Governo ha varato un nuovo decreto con cui promette di garantire un rimborso soltanto parziale e a beneficio solo di una parte dei risparmiatori vittime dei precedenti decreti: l’ennesima presa in giro. Occorre ribadire in ogni sede, come il Movimento 5 Stelle sta facendo da novembre, che i decreti 180 e 183 con cui sono stati decurtati o azzerati i risparmi di 130.000 persone sono illegittimi e nulli in quanto fanno riferimento a una norma (il famigerato “bail in”) che sarebbe dovuta entrare in vigore solo dal primo gennaio 2016.

Grazie alla nostra petizione dunque la voce di tanti cittadini è entrata in Consiglio Comunale, riuscendo finalmente a farsi ascoltare".

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