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Sanità. Fp Cgil: “Personale, precariato ed esternalizzazioni, dalle parole non si passa ai fatti. Il tempo è scaduto”

“Ormai è chiaro: c'e' un cortocircuito da qualche parte della "filiera di comando"che ha paralizzato e continua a paralizzare l’Asl Toscana Sud Est - dichiara Marco Vitelli coordinatore della Fp cgil per la sanità di area vasta - Dagli accordi non...

“Ormai è chiaro: c'e' un cortocircuito da qualche parte della "filiera di comando"che ha paralizzato e continua a paralizzare l’Asl Toscana Sud Est - dichiara Marco Vitelli coordinatore della Fp cgil per la sanità di area vasta - Dagli accordi non rispettati (ad esempio accordo vestizione in vigore, teoricamente, dal 16 aprile ma mai applicato), agli impegni disattesi (garanzie di dotazioni minime a copertura dei turni garantendo i riposi) passando per la totale assenza di risposte reali su tutti i fronti, l’Asl Toscana Sud Est si sta dimostrando sorda a tutti gli appelli delle Organizzazioni Sindacali e di conseguenza dei lavoratori e delle lavoratrici. Così non è più possibile continuare per il rispetto dei lavoratori ma anche per il rispetto di un’azienda che deve rispondere ai cittadini in termini di efficienza, efficacia, costi. Troppi tagli sul comparto e sui servizi a fronte dei troppi sprechi già più volte denunciati anche a livello regionale.”

La Funzione Pubblica della Cgil prende una posizione netta sul dialogo inefficace con l’alta dirigenza aziendale e sta valutando le prossime azioni da fare. L’elenco delle risposte che mancano all’appello da troppo tempo è lungo spiega Vitelli: “Fabbisogno di personale e dotazioni organiche: tutto tace, mentre aumenta il precariato. Sulle graduatorie di mobilità ci rispondono con generiche frasi "ci stiamo lavorando. Alla mensa ci sono problemi diffusi sull'erogazione del servizio (su questa partita aspettiamo ancora la chiusura di una vertenza aperta a Grosseto sull'elisoccorso); L’accordo vestizione: il 16 Aprile dovevano partire gli effetti sulla vestizione, ad ora l'accordo è disatteso cosi come molti impegni a mantenere dotazioni certe su servizi fondamentali come il 118 e il Pronto Soccorso; Indennità: l'azienda ha effettuato tagli diffusi su molte indennità senza avvisare i lavoratori coinvolti, che di fatto hanno subito una decurtazione salariale improvvisa; continua la campagna di esternalizzazione di "pezzi" di pubblico senza che le OO.SS vengano coinvolte, e senza che i lavoratori conoscano il proprio destino; Stabilizzazione precariato storico: nessuna evidenza da parte dell'Azienda su come si stia procedendo”.

Un breve ma sostanzioso elenco che è solo la punta dell'iceberg.

“Cosi non possiamo né vogliamo andare avanti - conclude Vitelli - prendiamo atto che tutti i tentativi di trovare soluzioni e percorsi condivisi non sono stati considerati, se non, nelle migliori delle ipotesi, solo a parole. La mancanza di risposte non è più sostenibile. Chiediamo chiarezza e trasparenza nei rapporti e sulle modalità di governo di questa Azienda. Nei prossimi giorni valuteremo le azioni da intraprendere anche a livello unitario con CISL e UIL".

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