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San Giovanni Valdarno, prende il via il progetto “Scuola di cittadinanza e di comunità”

Obiettivi prioritari sono quelli di risolvere la conflittualità sviluppando collaborazione, partecipazione, dialogo con e fra i cittadini e individuare soluzioni condivise per migliorare la convivenza di tutti negli spazi della città

Prende avvio il percorso partecipativo “Scuola di cittadinanza e di comunità”, un progetto fortemente voluto dal Comune di San Giovanni Valdarno e co-finanziato dall’Autorità regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione. Il percorso intende stimolare i giovani, ma non solo i giovani, ad utilizzare gli strumenti di partecipazione attiva per essere cittadini consapevoli all’interno della loro comunità.

Il progetto, gestito in collaborazione con Labsus – Laboratorio della sussidiarietà, si svilupperà per i prossimi sei mesi. Verranno coinvolti ragazzi e ragazze del territorio e di tutte le realtà scolastiche, associative, del terzo settore e di cittadinanza attiva presenti e interessate a collaborare con le istituzioni per co-progettare e realizzare insieme interventi per il miglioramento del benessere dei giovani, coerentemente col regolamento comunale dei beni comuni e nell’ottica del sostegno, promozione e diffusione dei patti di collaborazione.

Il presupposto a fondamento del percorso intrapreso è che serva a incoraggiare, da parte dei ragazzi, l’assunzione del ruolo di “cittadini” come promotori di coesione sociale della comunità e come risorsa: da un lato rende i giovani consapevoli e responsabili e, dall’altro, esperti degli strumenti per fare comunità.

Il progetto si basa su tre linee di azione complementari: la costituzione di un gruppo di giovani animatori di cittadinanza attiva; “Spazio ai giovani!” - un concorso rivolto alle scuole finalizzato a individuare idee e proposte di attività per incentivare la partecipazione civica dei giovani e la creazione di spazi della città centrati sul rapporto di collaborazione con la comunità locale;  l’organizzazione di laboratori partecipativi rivolti a tutta la popolazione per l’elaborazione di patti di cooperazione inerenti l'animazione e la gestione dei conflitti negli spazi giovanili di tutto il Comune.

“Dall’inizio di questa legislatura  - spiega l’assessore all’istruzione, alle politiche sociali e alla partecipazione Nadia Garuglieri – abbiamo avviato un percorso di confronto e collaborazione con le associazioni del territorio e con la società civile per promuovere forme di gestione condivisa dei beni comuni e con  la finalità prioritaria di stimolare la partecipazione attiva alla vita della comunità. In questa logica è stato approvato il regolamento sulla gestione condivisa dei beni comuni e sono stati sottoscritti, ad oggi, 4 patti di collaborazione con associazioni del territorio e con singoli cittadini. E’ stato sottoscritto anche un patto tra Comune e istituzioni scolastiche che prevede, tra le altre cose, attività di service learning volte a stimolare proprio nei giovani la cittadinanza attiva. Questo progetto, ‘Scuola di cittadinanza e di comunità’, è perfettamente in linea con il percorso intrapreso,  vuole dare concretezza ed operatività al concetto di partecipazione anche approfondendo le competenze dei nostri giovani in merito agli strumenti partecipativi, come i patti di collaborazione, e promuovere un protagonismo attivo; insomma, una sorta di fablab sociale, un laboratorio di innovazione sociale”.

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