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San Giovanni, comitato residenti del centro: "Urla, schiamazzi e pulizia, intervenga il sindaco"

Urla e schiamazzi di notte e poi la pulizia. Questi i temi al centro della lettera del comitato dei residenti del centro storico di San Giovanni Valdarno: Con questa nota, facendo nostre anche le numerose recenti lamentele di alcuni nostri...

Urla e schiamazzi di notte e poi la pulizia. Questi i temi al centro della lettera del comitato dei residenti del centro storico di San Giovanni Valdarno:

Con questa nota, facendo nostre anche le numerose recenti lamentele di alcuni nostri associati e di altri concittadini, intendiamo porre all’attenzione del sindaco alcune problematiche di decoro e sicurezza urbana. Il primo e più grave problema riguarda il disturbo della quiete e del riposo dei residenti che si trovano a dover subire, oramai da qualche tempo, gli schiamazzi di capannelli di giovani che stazionano in alcuni punti della città facendo becera conversazione nel cuore della notte.

Questo si verifica soprattutto in corrispondenza di alcuni pubblici esercizi e specificatamente in Via Garibaldi, Via Alberti, nelle Piazze centrali e pure in qualche vicolo.

Fenomeni come quelli descritti, che trovano come noto per la loro non banale offensività anche una tutela penalistica nel nostro ordinamento, riteniamo possano tuttavia essere utilmente debellati (purché con la dovuta tempestività) in primis da parte del Sindaco di concerto con le altre autorità preposte alla sicurezza urbana.

I residenti fanno dunque appello al sindaco affinché intervenga:

Sia chiaro, nessuno, tanto meno la nostra associazione, aspira a far diventare il nostro centro un dormitorio ed è ovvio che un centro vivo e vitale e frequentato da giovani sia un valore da tutelare con le forme opportune sicuramente da incentivare, quello che però non deve proprio succedere è che i residenti siano costretti a tollerare tutte le sere, ben oltre la mezzanotte e oltre l’orario di normale chiusura degli esercizi, un frastuono da villaggio turistico con musica a tutto volume, urli e cialtronaggine sotto le proprie finestre.

Gli strumenti ci sono, anche e soprattutto dopo l’approvazione delle nuove regole sulla sicurezza urbana; chiediamo quindi con forza che siano messi in atto.

Poi il tema della pulizia:

Da tempo, come abbiamo già anche sottolineato in passato e rappresentato in incontri con gli amministratori, le vie laterali e i vicoli sono puliti poco e male, fenomeno che riteniamo si sia accentuato soprattutto in quest’ultimo periodo, quando abbiamo anche continuato ad assistere ad impropri abbandoni di rifiuti. Inoltre, le feci dei piccioni imbrattano sempre più copiosamente molte zone della città e il cattivo odore in alcune zone adiacenti ai cassonetti (ad esempio in quella vicino al Giardino dì Noce) è stato nauseabondo e costante, denotando un difetto di idonea sanificazione.

Pure avendo notato in passato alcuni positivi tentativi di ridurre i predetti disagi da parte degli amministratori (tramite la positiva presenza di operatori aggiuntivi rispetto al servizio di Sei Toscana o come l’istituzione del servizio mensile con l’idropulitrice nei vicoli) dobbiamo dire con fermezza che quanto fatto non ci sembra adeguato alla corretta gestione del problema. La città è ancora davvero troppo sporca e questo mal si concilia con il benessere e l’igiene urbana di una comunità che aspira tra l’altro e giustamente ad un ruolo di primo piano nei settori della cultura e del turismo. Per il servizio di spazzamento non viene certo speso poco, e come abbiamo detto altre volte, a nostro avviso detto servizio potrebbe essere molto ottimizzato (pensiamo agli orari di transito della spazzatrice che spesso si trova ad operare inutilmente a centro strada per la presenza di auto parcheggiate). Occorre quindi secondo noi controllare meglio l’operato del gestore del servizio e anche investire di più, in termini di risorse ma soprattutto di soluzioni,così come va trovato un rimedio anche alla citata problematica dei piccioni. Come è noto sicuramente anche al Sindaco su questo tema c’è da tempo un interessante decalogo della LIPU per gestire in modo meno problematico e non cruento la convivenza con questi volatili. Si tratta di azioni che spaziano dall’installazione di dissuasori e delle reti nei palazzi, alla progettazione architettonica consapevole, all’incremento dei predatori naturali; azioni congiunte che, se attuate con la dovuta continuità, nel medio periodo hanno dimostrato in altre realtà di portare concreti risultati.

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