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Saldi al via dal 1 luglio: in calo gli abiti per cerimonie, si punta sul mix&match. E la spesa media sarà di 115 euro

Il conto alla rovescia per l'inizio dei saldi è agli sgoccioli. Sabato 1° luglio prenderà il via, anche in provincia di Arezzo, la stagione dei ribassi che andrà avanti fino al 30 agosto. Ad attendere questo momento non ci sono solo le famiglie...

Il conto alla rovescia per l'inizio dei saldi è agli sgoccioli. Sabato 1° luglio prenderà il via, anche in provincia di Arezzo, la stagione dei ribassi che andrà avanti fino al 30 agosto. Ad attendere questo momento non ci sono solo le famiglie, ma anche i 700 negozi di abbigliamento e calzature del territorio. E il risparmio è garantito: si parla infatti di sconti che andranno dal 30 per cento in sù.

“L’avvio di stagione quest’anno è stato abbastanza positivo, fra clima caldo e Pasqua alta che hanno spinto un po’ le vendite”, racconta il presidente di Federmoda Confcommercio Arezzo Paolo Mantovani per fare il punto della situazione, “marzo e aprile sono andati piuttosto bene, maggio invece è stato più fiacco. Tutto sommato, con questi venti di crisi ancora forti, è già un successo chiudere in pari rispetto all’anno scorso”.

Come sempre più spesso capita negli ultimi anni, l’andamento dei saldi potrebbe determinare la conclusione positiva o meno della stagione. Confcommercio stima che gli aretini investiranno nei saldi una media di circa 115 euro a persona.Una cifra superiore a quella regionale, che si attesta intorno alle 95 euro, ma inferiore di 5 euro rispetto a quella registrata in provincia di Arezzo nell’estate 2016.

Con una particolarità, come chiarisce lo stesso Mantovani illustrando un fenomeno nuovo: "Vengono acquistati meno capi eleganti e impegnativi, si predilige un look più informale e comodo: sneakers e pantaloni sportivi per gli uomini; tshirt, gonne e abiti dai volumi ampi per le donne". Gli aretini, dunque, puntano su abiti e calzature di uso quotidiano, da indossare la mattina in ufficio ma anche la sera a cena fuori, a svantaggio di quelli legati ad un’occasione specifica come le cerimonie.

Sempre all’insegna di una razionalizzazione delle spese, continua forte il fenomeno del mix&match: "si mescola un capo nuovo, di carattere, con quelli vecchi già nell’armadio, così basta poco - anche in termini economici – per rinnovare la propria immagine. Il tutto, all’insegna del colore, della creatività e della massima libertà negli accostamenti”, sottolinea il presidente della Federmoda aretina. Una libertà che si riflette anche nelle proposte dei negozi:

“tutti, perfino quelli di livello altissimo, hanno un ventaglio di proposte e prezzi più ampio che in passato, per accontentare i clienti. Non solo capi molto costosi, quindi, ma anche cose a prezzi più ragionevoli. Nessuno è più presuntuoso. Anche le migliori griffes parlano alla gente di strada, c’è un processo di democratizzazione in atto, come rivela il fenomeno delle collaborazioni: le case di moda chiamano attori, sportivi o blogger per produrre un oggetto e strizzare l’occhio ai più giovani".

Resta però costante quello che negli ultimi anni si è rivelato essere l'approccio della maggioranza dei consumatori: "molto più razionale e legato alle esigenze della quotidianità”, mette in guardia Paolo Mantovani.

Ma c’è anche chi approfitta degli sconti per accedere a prodotti qualitativamente superiori o griffati che altrimenti non avrebbe potuto permettersi. “E questa è un’altra motivazione importante”. Quasi nessuno, però, si aspetta negozi assediati e fila fuori dalla porta come accadeva qualche anno fa.

“Le vendite più brillanti si faranno nelle prime due settimane, poi l’energia dei saldi si affievolirà a poco a poco. Se il caldo regge, però, speriamo che prosegua la spinta positiva”.

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