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Sagre e feste paesane: è nato il Comitato. I portavoce: "Basta non siamo evasori fiscali"

Si conclude così un percorso avviato già qualche settimana fa quando l’amministrazione comunale ha approvato nuovo regolamento riguardante proprio le manifestazioni paesane. “Abbiamo ritenuto opportuno – fa sapere Flavio Sisi portavoce del...

Si conclude così un percorso avviato già qualche settimana fa quando l’amministrazione comunale ha approvato nuovo regolamento riguardante proprio le manifestazioni paesane.

“Abbiamo ritenuto opportuno – fa sapere Flavio Sisi portavoce del Comitato - formare un gruppo che abbiamo denominato “Comitato Sagre e Feste paesane Aretine” tentando per la prima volta, e non sappiamo se e quanti altri casi ci siano in Italia, di inserire nell'organigramma un rappresentante per ogni associazione. Siamo felici di poter affermare di aver raggiunto la totalità delle adesioni su territorio comunale. Le Frazioni riunite sotto la stessa egida sono: Agazzi, Battifolle, Chiassa Superiore, Indicatore, Le Poggiola, Monte Sopra Rondine, Olmo, Ponte Buriano, Policiano, Ponte alla Chiassa, Pratantico, Quarata, Rigutino, Ruscello alta, Ruscello bassa, San Polo, Venere”.

Tra gli obiettivi manifestati c’è appunto quello di interagire con l'amministrazione comunale e con gli organi competenti al fine di tutelare e salvaguardare le tradizioni popolari paesani aretine e toscane.

“Vogliamo – proseguono dal comitato - che ci venga riconosciuto il buon senso di aver accettato modifiche più restrittive e massima trasparenza economica affinché le polemiche che ogni inizio stagione porta con sé finiscano una volta per tutte e che si possa procedere ad una collaborazione attiva e continuativa con tutti i soggetti istituzionali interessati. Vogliamo veder riconosciuta la nostra indiscussa funzione sociale. Non siamo evasori, diamo lavoro a centinaia di persone attraverso l'indotto che ci circonda: tecnici, manutentori, installatori, attrezzature, pubblica assistenza, ma anche e soprattutto con il comparto alimentare: carne, prodotti freschi, artigianali, ingrossi di generi alimentari. Siamo il tramite tra le fasce più deboli (anziani e bambini in primis) e la città capoluogo che spesso dimentica il nostro forte senso di aggregazione in una periferia dimenticata ancora di più negli ultimi anni dopo l'abolizione delle circoscrizioni. E' grazie alle sagre e feste paesane che il paese si “auto-gestisce” per risolvere piccoli e grandi problemi di ordinaria manutenzione/sopravvivenza. Questo comitato è la nostra “autodifesa”, la nostra “associazione di categoria” che ci tuteli e al stesso tempo faccia da tramite con chiunque voglia entrare nel nostro vissuto, parole chiave rispetto e porte aperte per tutti. Saremo propositivi, ci siamo messi in discussione quando ci è stato chiesto un salto di qualità e non ci sottrarremo alle nostre responsabilità, ma lavoreremo con la massima solerzia e trasparenza affinché quel clima terroristico e giornalate da “sagra selvaggia”, almeno per il comune di Arezzo, vengano messe a tacere una volta per tutte, dimostrando la nostra voglia di stare insieme, di lavorare per il sociale, di reinvestire sul territorio i proventi attraverso il finanziamento di opere al servizio della comunità (verde pubblico, arredi urbani, servizi sociosanitari, ecc.), spesso sostituendoci alla macchina comunale. Mangiate bene, Mangiate tipico”.

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