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Un aretino ai vertici della sanità americana: è il dottor Carlo Maria Rosati

Rosati, 36 anni, doppia laurea in soli tre mesi, oggi è impegnato nella Chirurgia coronarica avanzata del Mount Sinai Morningside Hospital di New York

La pandemia non ho certamente fermato la ricerca. Anzi. L’ha messa in evidenza in tutta la sua importanza e capacità di offrire soluzioni in tempi relativamente brevi. Ricerca sulla quale la Fondazione Cesalpino da quasi 15 anni punta con decine e decine di progetti sviluppati all’interno dell’ospedale San Donato e con altre iniziative, di cui la più nota è il Progetto Cuore per lo sviluppo della rete territoriale dei defibrillatori e la formazione di decine di migliaia di cittadini abilitati al loro utilizzo. 

Ma proprio nell’anno della pandemia, la Fondazione ha deciso di avviare un filone di conoscenza e di valorizzazione del nostro patrimonio umano. Quello che da Arezzo è partito e sta ottenendo successi eccellenti in tutto il mondo. Senza per questo dimenticare le proprie origini ed anzi avviando dalle loro prestigiose sedi nazionali ed internazionali, collaborazione con i nostri specialisti che in molte branche non sono secondi a nessuno. 

Ad aprire queta carrellata sui nostri grandi ricercatori è stata un anno fa, poco prima dell’inizio della pandemia da Covid-19, la professoressa Chiara Bucciarelli-Ducci. docente a Brisytol, ma una delle figure più important della cardiologia al mondo. Con incarichi in Europa e negli Stati Unitì alla guida di qualificati gruppi di studio e ricercar. 

Poi, a fine estate, il professor Francesco Di Meco, figura di punta del prestigioso Istituto Besta di Milano, presso il quale è direttore del dipartimento di neutrochirurgia. Anche Di meco rappresenta un punto di riferimento per tanti aretini che negli anni hanno trovato in lui e nella sua struttura, una risposta a problemi di grande rilievo. Di Meco che mantiene rapporti di forte collaborazione con i professionisti della nostra area. 

Adesso è la volta di un giovane che è già balzato per il suo impegno negli studi, alla ribalta della cronaca. Ha soli 36 anni, ma è una risorse più in ascesa all’interno della sanità americana: Carlo Maria Rosati.

Nato ad Arezzo il 18 maggio 1985, ha ottenuto la Maturità (indirizzo “Brocca Scientifico”) al Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo nel 2004. Ha partecipato alle Olimpiadi di Matematica ogni anno dal 1999 al 2004, ed ha ottenuto Medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali ad Atene nel 2004. Poi gli studi universitari presso l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna con conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia e di quella in Ingegneria Biomedica, entrambe con lode e nel 2010.  Formazione post-laurea negli Stati Uniti con la Specializzazione in Chirurgia Generale presso la Indiana University di Indianapolis nel 2018, Specializzazione in Chirurgia Cardiotoracica presso la University of Michigan di Ann Arbor nel 2020. Attualmente  è impegnato nella Chirurgia coronarica avanzata presso il Mount Sinai Morningside Hospital di New York. 

Ed anche Carlo Maria Rosati mantiene contatti e scambi di natura scientifica con numerosi professionisti dei nostri ospedali. 

L’appuntamento della Fondazione Cesalpino è per giovedì 18 marzo, alle ore 21,15. Non potendo per ragioni sanitarie realizzare un incontro in presenza, l’iniziativa si svolgerà ospiti degli studi di Teletruria, consentendo così di seguire questo esempio di eccellenza, a chiunque da casa. Partecipa all’incontro il dottor Marco De Prizio, direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’Azienda sanitaria Toscana sud-est. 

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