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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Una rosa dedicata a Maura", il brevetto che testimonierà per sempre la storia della mamma di Laterina

La mamma di Laterina era diventata un emblema della lotta per il diritto alle cure, dopo che, in seguito alla nascita del suo terzo figlio fu colpito da una "polineuropatia motoria, sensitiva, infiammatoria, cronica di tipo mielino-assonopatico"

Le rose erano una delle sue passioni. Maura amava molto quei fiori: profumati, delicati ma forti allo stesso tempo. Tenaci, proprio come lo è stata lei durante la sua grande battaglia. E proprio una rosa è stata le è stata dedicata con un brevetto: si chiamerà La Rosa di Maura. L'iniziativa è stata promossa e curata dall'Associazione "Con Maura per i Diritti del Malato" e porta a compimento un progetto iniziato dalla stessa Maura e molto desiderato. Il fiore è stato presentato domenica scorsa a Bucine in occasione della Giornata Internazionale della Donna. 

"La rosa  che Maura aveva sognato e caparbiamente voluta porterà per sempre il suo nome adesso - hanno detto gli organizzatori - essendo brevettata. E da ora in poi sarà nei nostri giardini.  Profonda gratitudine a chi ha reso tutto questo possibile". 
Sempre in questa occasione è stata presentata un secondo fiore: la rosa della speranza, "Luce nel fiore dai sette colori".

Le rose di Maura


Un desiderio dunque portato a compimento. Una rosa che da oggi in poi continuerà a testimoniare la storia di Maura Corazzi.  La mamma di Laterina era diventata un emblema della lotta per il diritto alle cure, dopo che, in seguito alla nascita del suo terzo figlio fu colpito da una "polineuropatia motoria, sensitiva, infiammatoria, cronica di tipo mielino-assonopatico" presumibilmente causata da una anestesia epidurale.

La storia di Maura

La storia di Maura iniziò nel settembre 2011, quando un momento di grandissima gioia come la nascita di un bambino, fu seguito da una serie di drammatici eventi che in poco tempo la portarono a non potersi più muovere. "Qualcosa non andò per il verso giusto aveva raccontato il marito Luciano Boschi ad Arezzo Notizie - . Probabilmente in seguito alla puntura spinale anestesiologica è subentrata una infiammazione, forse da infezione virale, che ha innescato una reazione del sistema immunitario". Si sarebbe sviluppata così, secondo il marito, quella che solo dopo alcuni anni (inizialmente i medici pensarono ad una Sla) è stata diagnosticata come una polineuropatia motoria, sensitiva, infiammatoria, cronica di tipo mielino-assonopatico. 

Maura iniziò a perdere la mobilità:  prima un piede, poi un braccio, finché si ritrovò in un letto di ospedale tracheostomizzata, completamente immobile, aiutata da un ventilatore per respirare e da una peg per alimentarsi.

Eppure nonostante questa sofferenza i suoi occhi brillavano di speranza. Il marito Luciano si è battuto per anni per farle avere le cure necessarie: dopo quasi 10 anni di lotte era riuscito a farle avere quelle cure che per lungo tempo le erano state negate. 

Intanto Maura, dalla sua stanza d'ospedale, immobile, con il suo amore e con la sua grandissima forza d'animo era riuscita a muovere tante persone che hanno dato vita a importanti gesti di solidarietà. 

Si è spenta lo scorso 16 ottobre. Ma la sua battaglia non verrà dimenticata. Da oggi anche le rose parleranno di lei e testimonieranno la sua storia.

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