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Rivoluzione scuole per l'infanzia. L'assessore: "L'offerta supera la domanda, assunzioni sì ma niente sprechi"

La riorganizzazione del servizio scolastico comunale termina con un punto fermo: due educatrici/educatori saranno assunti a tempo indeterminato come dipendenti del Comune di Arezzo. E allora come fare? Come riorganizzare l'intera macchina dei...

La riorganizzazione del servizio scolastico comunale termina con un punto fermo: due educatrici/educatori saranno assunti a tempo indeterminato come dipendenti del Comune di Arezzo.

E allora come fare? Come riorganizzare l'intera macchina dei servizi educativi per l'infanzia?

Anzi tutto assumendo nuova forza lavoro.

Nei prossimi mesi, 6 insegnati usciranno dal circuito lavorativo comunale. Al loro posto entreranno due educatori i cui nomi saranno presi dagli elenchi che compongono le graduatorie per l'insegnamento.

"Liste che - spiega ancora l'assessore Tanti - per circa 10 anni sono rimaste immutate visto che le prime assunzioni di personale, in ambito scolastico, sono state fatte nel 2016 quanto abbiamo preso in forza sei educatori. A questi nel 2017 ne sono stati aggiunti sette e adesso, per il prossimo anno scolastico ne arriveranno altri due". Ma perché la cifra non è la stessa del personale in uscita?

"Semplice - prosegue Lucia Tanti - perché non c'è questo bisogno. Nel progetto di riorganizzazione abbiamo fatto alcuni conti. Il primo conteggio è stato il rapporto tra posti vuoti, sezioni, bambini iscritti e insegnanti. Il risultato che abbiamo ottenuto è stato molto chiaro. L'offerta è di gran lunga maggiore della domanda. Tenendo conto delle scuole per l'infanzia e nidi presenti nel territorio comunale aretino (categoria che comprende anche scuole statali e private oltre agli istituti comunali) salta fuori che ci sono 310 posti vuoti. Dunque abbiamo meno bambini di quanti ne potremmo accogliere. Presto detto. Nel 2014 i bambini iscritti nelle varie scuole erano 2.428. Oggi sono 2.165 e i posti a disposizione che abbiamo sono 2.474. 310 restano vacanti. ".

E allora perché in alcune realtà esistono liste di attesa?

"Questo dipende essenzialmente dalla volontà dei genitori. Sappiamo che ciascuno può scegliere dove iscrivere il proprio figlio/a e dunque, in alcuni casi, si può registrare un sovrappopolamento rispetto ad altre realtà. Ma questo non cambia il fatto che i posti a disposizione sono superiori alle richieste che abbiamo. Per tanto, nell'ottica di riorganizzare l'intero sistema, abbiamo conteggiato che il numero di assunzioni da fare rispetto alle uscite sono due. Non di più".

Dal punto di vista delle rette invece? Cosa cambia dal comunale allo statale al privato?

"Tra i più economici ci sono le scuole statali. Qui viene richiesto ai genitori solo il pagamento del servizio mensa. Nelle scuole a gestione comunale è prevista una retta che come noto viene calcolata in base all'Isee. Nel privato invece non c'è il calcolo Isee ma abbiamo cercato una mediazione affinché vengano previste delle rette simili a quelle comunali. Inoltre, come amministrazione abbiamo messo a disposizione degli aiuti economici ai quali tutti possono fare accesso".

Ricapitoliamo le cifre.

Attualmente l'organico degli insegnanti in carico al Comune di Arezzo conta 50 lavoratori. 13 sono state le nuove assunzioni che sono state effettuate dal 2016 al 2017. Due invece le cariche che verranno assegnate con il nuovo bando. L'età media degli educatori attivi nelle strutture hanno un'età media di circa 49,7 anni.

Le scuole facenti parte del Comune di Arezzo, tra proprie, statali e private sono 33. 5 comunali, 17 statali e 11 paritarie. Il sistema integrato dei servizi educativi relativi ai bambini della fascia 0- 3 è costituito da 21 nidi: 12 comunali, 9 accreditati e convenzionati e 1 privato e autorizzato.

Il progetto di riorganizzazione si compone di quattro punti essenziali.

Il primo prevede la non apertura di una nuova sezione all'Orciolaia. Il secondo punto riguarda invece gli asili Peter Pan e Masaccio ai quali saranno tolti in tutto nove posti. Questi ultimi saranno assegnati ad altrettante scuole del comune dove non viene mai raggiunto il numero massimo di sezioni. A questo si aggiunge anche una specifica parte riguardante l'asilo Peter Pan dove la sezione 13-18 mesi sarà inglobata in quella 13-24 Infine, a tutto ciò si aggiunge la probabile trasformazione di una sezione dellAcropoli in una sezione statale dell’istituto comprensivo "A.Cesalpino” con una riduzione della spesa relativa all'appalto dei servizi educativi di circa 50mila euro l'anno. Su questo punto però molto sarà stabilito in base alla volontà statale. /attualita/chiusura-di-una-sezione-allorciolaia-e-tetto-agli-stranieri-il-progetto-per-i-servizi-allinfanzia/ "Preme sottolineare - conclude l'assessore Tanti - che la nostra volontà è volta sia al mantenimento di uno standard qualitativo alto che all'ottimizzazione delle risorse. Rispetto all'anno scorso la circa che l'amministrazione investe nei servizi educativi è cresciuta del 2,57%. Attualmente sono 6,3 i milioni di euro che riversiamo nell'intero comparto. Nel 2017 sono stati 6,2 e nel 2015 5,6. La nostra volontà è quella sì di fare investimenti ma in maniera oculata e mirata".

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