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"Erano il giaciglio per drogarsi". Senza vigilanza i bagni del Baldaccio restano chiusi

La svolta però potrebbe arrivare entro qualche mese, quando diventerà realtà il progetto della Casa della Salute e del centro prelievi

"Perché trovo sempre i bagni del parcheggio Baldaccio chiusi?" Questa la domanda che si era posto un assiduo lettore di Arezzo Notizie che aveva fatto la segnalazione corredata di alcune foto. Quello della mancanza di bagni pubblici è un problema annoso per la città e le notti della movida ne hanno mostrato un altro fulgido e negativo esempio.

I bagni del parcheggio Baldaccio sono nati insieme alla struttura, si trovano al piano terra e si affacciano sull'esterno, dove una volta c'era l'addetto alla cassa, che nel frattempo si è automatizzata.

"Li apriamo in alcune occasioni, a seconda di quanto viene utilizzato e con la presenza della vigilanza" spiega il presidente di Atam Arezzo Bernardo Mennini che gestisce il multipiano. Ma perché non sono sempre aperti? "Ormai sono anni che riceviamo segnalazioni perché al loro interno si rifugiavano persone per consumare droghe, venivano ritrovate spesso siringhe e situazioni di ampio degrado, prima non era così perché allo stesso piano c'era lo sportello della cassa aperto con l'addetto all'interno, ma da un po' di tempo abbiamo reso tutto automatico e quindi la naturale vigilanza umana è venuta meno". 

E così il problema presente in vari luoghi della città si ripropone anche nei bagni del Baldaccio ogni volta che sono aperti, ma senza vigilanza. Gli avventori vi hanno trovato siringhe usate e aghi e qualcuno dopo essersi iniettato la droga si è sentito anche male.

Una svolta potrebbe arrivare nei prossimi mesi.

"Il Baldaccio ospiterà la Casa della Salute e il centro prelievi così le frequentazioni aumenteranno il presidio delle persone e quindi l'utilizzo del parcheggio. La Asl prenderà in uso gli spazi esterni e i bagni diventeranno a disposizione anche della Casa della Salute. Nei prossimi mesi partiranno i lavori di adeguamento" spiega Mennini che conclude dicendo "capiamo il disservizio, ma presto si risolverà. Stavamo per investire in un sistema di bigliettazione per accedere al bagno per disincentivare il degrado, ma a questo punto dobbiamo attendere il progetto definitivo che vede allo stesso tavolo l'amministrazione e la Asl."

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