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Ritorno in zona gialla: le regioni che rischiano. La situazione della Toscana

In zona gialla non è prevista la reintroduzione del coprifuoco, mentre ritorna l'obbligo di indossare mascherina anche all'aperto. Variano anche le regole per i ristoranti, che però non dovranno affatto chiudere

Sebbene la Toscana, insieme a Sicilia e Sardegna, sia una delle regioni dove il numero di contagi è più alto che altrove, non sembrerebbe indirizzata a finire in zona gialla. Le ragioni? La presenza di un vasto numero di posti letto liberi negli ospedali del territorio. Dunque, a fronte di un trend crescente di nuovi positivi giornalieri, al momento, non si rendono necessari ricoveri tali da mandare in affanno il sistema sanitario.

Di fatto in tutta la regione si contano 354 ricoveri di cui 315 nelle varie degenze Covid e 39 nelle terapie intensive con indici di saturazione rispettivamente di 6,26% e 6,84%. Nella provincia di Arezzo invece, per quanto concerne la situazione dell'ospedale San Donato, sono 11 i cittadini assistiti all'interno della bolla Covid e altri 2 in terapia intensiva con un incremento complessivo negli ultimi 2 giorni di cinque unità (dati aggiornati alle 14 del 17 agosto). Cifre che però non determinerebbero l'abbandono della zona bianca sebbene sotto la lente d'ingrandimento rimanga l'incidenza di positivi su 100mila abitanti (in Toscana sono 132 ogni 100mila).

L'andamento sull'occupazione dei posti letto in Toscana (dati Agenas)

Quando si va in zona gialla

Oltre i 50 positivi su 100 mila abitanti si va in zona gialla se si superano le quote del 10 e del 15% di posti letto occupati in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Nel dettaglio, il governo e le istituzioni sanitarie preposte hanno elaborato nuovi criteri per la "colorazione" delle regioni. L'incidenza dei contagi resta in vigore, ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) che fanno scattare le restrizioni. Dall'entrata in vigore del decreto (venerdì 6 agosto 2021), i due parametri principali saranno:

  • il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19;
  • il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Le regioni restano in zona bianca se: 

  • a. l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive;
  • b. qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento.

1. Da zona bianca a gialla: è necessario che si verifichino alcune condizioni perché una regione passi alla colorazione gialla:

  • a. l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;
  • b. qualora si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona gialla (e non slitta in arancione) se si verificano una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

Cosa cambia tra zona gialla e bianca

In zona gialla non è prevista la reintroduzione del coprifuoco, mentre ritorna l'obbligo di indossare mascherina anche all'aperto. Variano anche le regole per i ristoranti, che però non dovranno affatto chiudere: in zona bianca il limite di persone sedute allo stesso tavolo è di sei al chiuso, mentre all’aperto le tavolate sono libere; in zona gialla, invece, la soglia è di quattro persone, sia per i tavoli all’interno dei locali ma anche fuori. Non ci saranno, invece, limitazioni agli spostamenti all'interno della Regione o tra una Regione e l'altra. 

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