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Riordino Province: 118 aretini destinati a Regione, Palazzo Cavallo e Unione dei Comuni. La riorganizzazione in cifre

I primi elenchi dei dipendenti che dal 1 gennaio 2016 ingrosseranno le fila dei lavoratori regionali sono già stati pubblicati. 1014 persone non saranno più in forza alle varie sede Provinciali ma passeranno alla Regione. Il quadro è quello...

I primi elenchi dei dipendenti che dal 1 gennaio 2016 ingrosseranno le fila dei lavoratori regionali sono già stati pubblicati. 1014 persone non saranno più in forza alle varie sede Provinciali ma passeranno alla Regione.

Il quadro è quello delineato all’indomani dell’approvazione della riforma per il riordino delle Province e la conseguente ridistribuzione delle competenze con gli altri enti.

Il 27 ottobre scorso, il consiglio regionale aveva approvato il primo degli elenchi dei dipendenti che da gennaio 2016 ingrosseranno le fila dell’ente. In tutto si tratta di 977 persone alle quali se ne sono aggiunte altre 37 il 30 di ottobre scorso per un complessivo di 1014.

Tra queste 118 arrivano direttamente dagli uffici della Provincia di Arezzo. Quattro svolgeranno funzioni “trasversali”, 11 saranno affidati all’Unione dei Comuni del Pratomagno, altri quattro saranno in forza al Comune capoluogo e 99 invece diventeranno dipendenti della Regione.

Come noto, col nuovo anno la Regione assorbirà parecchie competenze delle ex Province.

“Sarà una Regione diversa – ha detto Rossi - Non sarà più solo ente di legislazione e programmazione, ma sempre più ente che gestirà direttamente molte funzioni, dall’agricoltura alla caccia e pesca, dall’ambiente alla difesa del suolo, dalla formazione professionale alla realizzazione e manutenzione della viabilità regionale. Sarà una Regione presente sui territori con un front office e rel azioni dirette con i cittadini. Un fatto importante”.

Dunque i 118 aretini si preparano al transito da un ente all’altro anche se, molti di loro, dovrebbero rimanere al lavoro in città negli uffici territoriali della Regione.

Ancora in sospeso invece la partita della polizia provinciale. A livello toscano sono 170 gli agenti che dovranno attendere che venga ridisegnato il proprio futuro lavorativo. Gli aretini in questo caso sono circa 12. Prima di decidere sull’eventuale trasferimento dei dipendenti ai Comuni, in accordo con l’Osservatorio regionale sulla legge Del Rio, la Regione si è presa infatti tempo fino al 20 novembre per capire le esigenze di tutti e trovare scelte condivise. Intanto ha stanziato 500 mila euro per incentivare le funzioni di controllo in capo al momento alla polizia provinciale.

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