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Rinnovate le cariche associative delle Farmacie Private

Roberto Giotti confermato alla presidenza di Federfarma Arezzo. "E ora a grandi passi verso la piena realizzazione della Farmacia dei Servizi"

"Il mio ringraziamento particolare è per la vostra compatta rinnovata indispensabile preferenza, che ha dimostrato ancora una volta il senso di appartenenza e la coesione interna che ci consentirà di raggiungere importanti risultati per la Categoria". Sono le parole di Roberto Giotti appena riconfermato per il prossimo triennio alla guida di Federfarma Arezzo, associazione che raccoglie e promuove l’attività delle Farmacie Private della provincia di Arezzo.

"In qualità di Presidente neoeletto - ha continuato Giotti in una breve nota - esprimo un particolare ringraziamento ai miei attuali Consiglieri per la fiducia concessami, e rivolgo a loro anche un forte apprezzamento per l’impegno assunto in piena collaborazione. Ma ringrazio anche fortemente i Consiglieri dello scorso mandato per il loro impegno di tanti anni al Servizio dell’Associazione".

"Confermo poi il mio personale proposito – rilancia il presidente - e quello di tutto il Cda, di assumerci il pieno impegno personale nello svolgimento dei ruoli per un’azione sindacale adeguata alle necessità attuali e future della categoria, al fine di perseguire e tutelare i nostri interessi professionali, sindacali, economici, tecnici e morali e di ottenere positivi e importanti risultati a livello provinciale, regionale e nazionale. Per questo vorrei richiamare tutta la base associativa a una rinnovata, indispensabile coesione, all’unità sindacale e alla partecipazione per giungere presto a grandi passi verso la piena realizzazione della “Farmacia dei Servizi”.

Poi Giotti fa una rapida ricostruzione: "Con la pandemia i Farmacisti hanno riaffermato il loro ruolo di dispensazione di tutti i farmaci e di Servizi socio-sanitari nell’assistenza territoriale, che anche prima svolgevano ma era meno riconosciuto. Ora il ruolo acquisito e strutturato va consolidato e fatto evolvere, proseguendo sulla strada intrapresa: i Farmacisti e la Farmacia Territoriale sono al centro del processo di cura e delle attività di prevenzione e controllo per la salute".

Le Farmacie sono state recentemente e giustamente definite una grande “Macchina della Salute”, un apparato agile indispensabile e insostituibile di rete e quindi di prossimità con i cittadini, anche e soprattutto nelle aree disagiate, nei piccoli Comuni, dove operano le Farmacie Rurali che in alcuni casi sono l’unica struttura socio-sanitaria di riferimento per gli assistiti fragili e cronici.

Di fatto con l’emergenza Covid la Farmacia si è definitivamente trasformata in un Centro Servizi, dove non si va più solo per farsi dispensare farmaci. Col passaggio alla gestione dei tamponi e dei vaccini, la Farmacia si è rivelata, infatti, ancora di più un Presidio essenziale del Servizio Sanitario e con grandi potenzialità di sviluppo. La Farmacia è quindi il primo presidio sociosanitario territoriale a contatto con tutte le realtà del territorio indispensabile e insostituibile e avamposto di prossimità, un luogo dove si può costruire la fiducia tra Cittadino e Sanità.

Federfarma chiede allora “che sia data continuità - spiega ancora il Presidente confermato  - a quanto avvenuto negli ultimi anni, e che non venga perduto il patrimonio prezioso di esperienza e professionalità del Farmacista nella Farmacia Territoriale, che deve essere rafforzato e che deve restare a disposizione dei cittadini e dei pazienti.

La Farmacia Territoriale è quindi primo anello di congiunzione tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale e offre a tutti un uguale accesso ai farmaci e una gamma sempre più ampia di Servizi sanitari in collaborazione con Medici di Medicina Generale e gli altri professionisti della salute e pertanto dovrà essere principale presidio di riferimento nella riorganizzazione e il potenziamento della Sanità Territoriale. Farmacia dei Servizi – a cui va data piena attuazione”.

"In particolare - conclude Giotti - va sviluppata la Telemedicina e va consolidata l’erogazione in Farmacia dei molti Servizi, quelli cognitivi, di prevenzione e monitoraggio attraverso Accordi e crono programmi regionali. Va ribadito il ruolo centrale della Farmacia nella distribuzione di tutti i farmaci, ed è necessario poi il rinnovo della Convenzione Nazionale che è scaduta dal 1998 con la previsione e remunerazione dei vari Servizi in Farmacia. Serve quindi un nuovo modello di remunerazione per garantire la sostenibilità economico-finanziaria specialmente delle piccole Farmacie Rurali delle aree interne, che potranno essere in grado di svolgere i relativi Servizi. Tutto questo per rendere competitiva la Farmacia indipendente e migliorare il servizio prestato ai Cittadini e in particolare ai pazienti fragili e cronici sul territorio".

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