Rigeneazione urbana al...''tartufo'': dodici comuni di tre regioni siglano una convenzione
Al centro c'è la volontà di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale
Ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Con questo obiettivo nasce la convenzione tra i sindaci di 12 Comuni finalizzata a presentare insieme la richiesta di contributo per la Rigenerazione Urbana
Il capofila del progetto - con l’onere di presentare la richiesta e ricevere il contributo- e? il comune di Pieve Santo Stefano che si e? dimostrato fin da subito, ''disponibile a fare sintesi ed assumersi la responsabilita? e l’impegno di raccogliere le varie istanze ed esigenze dei Comuni'', come ha detto il primo cittadino Claudio Marcelli, per costruire un progetto omogeneo ed integrato che ha nel Tartufo (Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco) l’elemento unificante.
L’obiettivo del progetto e? quello di creare un sistema pratico e veloce, basato su moderni mezzi di informazione, con il quale, tramite la rigenerazione di piazze, viali, parchi ecc. sara? possibile dare vita a dei ''Cammini del Tartufo'' che collegheranno i 12 Comuni in un percorso continuo, costruendo le basi per un turismo culturale che si muova dall’ambiente alla gastronomia e che permetta allo stesso tempo di migliorare la qualita? del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Per la prima volta, 12 Comuni montani di 3 regioni diverse, vale a dire: Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Badia Tedalda e Sestino per la Toscana; Casteldelci, Pennabilli, Sant’Agata Feltria e Montecopiolo della provincia di Rimini con Pietrarubbia, Carpegna, Belforte all’Isauro e Frontino (comuni nella provincia di Pesaro- Urbino nelle Marche), hanno condiviso un obiettivo in perfetta armonia collaborativa.
''Si spera e si confida che il Ministero voglia premiare il grande sforzo, per mettersi insieme, condividere un obiettivo e le necessita? di questi 12 piccoli Comuni – ha detto ancora Marcelli - Quindi, premiare, valorizzare l’impegno e le idee messe in campo per rilanciare zone montane, considerate marginali, ma che insieme hanno un forte valore ambientale e di tutela del territorio''.