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Rifiuti, dal 2026 previsti solo due termovalorizzatori per tutta la Toscana: San Zeno e Poggibonsi

C'è carenza di impianti e solo l'Ato Sud resterebbe autosufficiente nella gestione del ciclo, perché gli impianti di Livorno e Pistoia dovrebbero chiudere entro il prossimo anno. Dove finiranno tutti i rifiuti della regione non riciclabili?

C'è un problema di gestione rifiuti in Toscana all'orizzonte, le cui conseguenze potrebbero pesare su Arezzo. L'anno spartiacque è il 2026, quando in tutta la regione rimarranno attivi soltanto due impianti di termovalorizzazione: entrambi nell'Ato Toscana Sud che raggruppa le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Si tratta della struttura di Poggibonsi, nel Senese, e l'impianto aretino di San Zeno (che potrebbe essere triplicato). Attualmente in Toscana ci sono altri due impianti analoghi: quello di Livorno (Ato Costa) e quello di Montale, in provincia di Pistoia (Ato Centro). Entrambi dovrebbero smettere di bruciare rifiuti entro il 2023. Della problematica si fa cenno in un passaggio della relazione sull'esercizio 2021 del direttore generale dell'Ato Toscana Sud Paolo Diprima. In particolare, il dg si focalizza sulla questione degli accordi interambito per lo spostamento rifiuti tra le varie zone della Toscana, a seconda delle necessità. La vecchia intesa era in scadenza nel 2021, poi è stata rinnovata fino al 2025.

La carenza di impianti nelle altre Ato

"...per l’Ambito Toscana Sud - si legge nella relazione - si collocava la prospettiva di un rinnovo del sistema degli accordi sui conferimenti interambito tra le Ato toscane, in scadenza a fine 2021, finalizzati a garantire che lo smaltimento di rifiuti prodotti in ambiti toscani non autosufficienti venisse prioritariamente assicurato da impianti situati in altri ambiti toscani. Allo scopo di supportare la pianificazione dei conferimenti interambito è stata condotta congiuntamente da parte delle tre Ato Toscane una dettagliata ricognizione delle potenzialità degli impianti autorizzati e del fabbisogno di conferimento per singola Ato Toscana. L’esito di tale ricognizione è stato trasmesso alla Regione Toscana, con nota del 31.08.2021 a firma congiunta dei direttori delle tre Ato Toscane, da cui risultava che a partire dal 2026 solo l’Ambito Toscana Sud sarebbe stata in grado di assicurare l’autosufficienza nella chiusura del ciclo dei rifiuti prodotti, grazie ai due impianti di termovalorizzazione di Arezzo e Poggibonsi, gli unici che si prevede rimarranno per allora ancora operativi in Toscana".

Le prospettive per l'Ato Sud

Va detto che nel documento non ci sono prospettive di gestione future ("Ho raccolto le indicazioni dei direttori - spiega Diprima - è una fotografia dell'attuale situazione, che è in evoluzione. Non ci sono documenti programmatici"), ma il dato di fatto è che per costruire nuovi impianti servono volontà, soldi, autorizzazioni e molto tempo. Difficile averne di nuovi entro tre anni e mezzo, a meno che non venga prolungata la vita dei termovalorizzatori di Livorno e Pistoia, per poter continuare a gestire, dal 2026, il flusso di rifiuti da bruciare all'interno del proprio ambito. In caso contrario? Resterebbero due impianti in tutta la Toscana in grado di termovalorizzare rifiuti: Poggibonsi e San Zeno.

I nuovi accordi: fino a 15mila tonnellate all'anno extra Ato

Per il 2022-25, intanto, a seguito dell'annuncio della chiusura della discarica di Podere Rota, l'Ato Centro (Firenze, Pistoia e Prato) ha comunicato che sposterà i propri rifiuti che non è in grado di smaltire internamente dall'Ato Sud a quello Costa (invece che in Valdarno, finiranno nella discarica di Peccioli, incidendo peraltro sulle tariffe Tari aretine). E nel documento firmato da Diprima si dà conto del nuovo accordo per la gestione dei rifiuti interambito 2022-25: si potranno spostare fino a 15mila tonnellate all'anno tra Ato, salvo emergenze che potrebbero determinare la modifica della convenzione.

"Nel Consiglio Direttivo del 19 gennaio 2022 - si legge ancora - è stata presentata la proposta di delibera in materia di rinnovo degli accordi in materia di conferimenti interambito, poi approvata dall’Assemblea con la delibera N. 1 del 31.01.2022, che ha conferito al direttore il mandato per la sottoscrizione delle nuove convenzioni interambito con Ato Toscana Costa e con Ato Toscana Centro per il quadriennio 2022-2025, secondo lo schema concordato con le stesse e con la Regione Toscana. Nella delibera si da atto che né Ato Toscana Centro né Ato Toscana Costa hanno espresso l’esigenza di poter ordinariamente conferire nel quadriennio 2022-2025 rifiuti provenienti dal proprio territorio verso gli impianti di AtoToscana Sud, né viceversa quest’ultima necessita in via ordinaria di utilizzare impianti ubicati presso le altre Ato toscane. I nuovi accordi interambito stipulati con le due altre Ato Toscane si limitano pertanto a consentire la pronta attivazione, in caso di situazioni straordinarie e temporanee di carenza impiantistica, un limitato plafond fino ad un massimo di 15mila tonnellate annue per il conferimento a impianti ubicati in altri Ambiti toscani, a mezzo di semplice scambio di comunicazioni tra le due Ato interessate, mentre richieste eccedenti i quantitativi sopra indicati, da presentare preferibilmente entro il 30 settembre di ciascun anno, comportano la necessità di modifica della convenzione interambito da sottoporre all’approvazione delle rispettive assemblee".

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