C'è l'accordo, i rifiuti di Roma arrivano in Toscana: discarica in provincia di Arezzo, la rivolta dei residenti
Il comitato "Le vittime di Podere Rota" all'attacco: "Non sappiamo dove siano destinati questi rifiuti che arrivano da Roma, ma una cosa è certa: non devono arrivare qui"
Dpo gli accordi con Marche e Abruzzo per una disponibilità complessiva di 90.000 tonnellate, anche la Toscana va in soccorso di Roma per la gestione dei rifiuti. Come riportato nei giorni scorsi da RomaToday, la Giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera per l'intesa con la Regione Toscana che consentirà il conferimento e il trattamento per i prossimi 7 mesi di circa 13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati nei due impianti toscani contrattualizzati dall'azienda Ama.
"Ringrazio il presidente Enrico Rossi e l'amministrazione regionale toscana che hanno dimostrato attenzione e disponibilità, individuando due impianti per il trattamento dei rifiuti di Roma: ora però - aveva detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - è necessario avviare soluzioni di medio e lungo periodo per favorire un corretto funzionamento del ciclo dei rifiuti della Capitale".
Le vittime di Podere Rota all'attacco
In provincia di Arezzo, a seguito della comunicazione, prende posizione il comitato "Vittime di Podere Rota", formato dai residenti prossimi alla discarica valdarnese.
Apprendiamo - dice il presidente Antonio Lisciandro in una nota - che la Regione Toscana si è resa disponibile con la regione Lazio per “accogliere” 13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati di Roma. L’assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio ringrazia il governatore Enrico Rossi e l’amministrazione Toscana per l’attenzione e la disponibilità dimostrata. Noi purtroppo non possiamo fare altrettanto. Noi “ Vittime della discarica di Podere Rota” e di un sistema di gestione rifiuti che ha solo impoverito il nostro territorio e ci ha resi schiavi di interessi speculativi , di gravi disagi e preoccupazioni per la nostra salute , per i nostri beni e per il nostro ambiente, non possiamo ringraziare chi svende il nostro territorio. (...) Non sappiamo dove siano destinati questi rifiuti che arrivano da Roma , ma una cosa è certa: non devono arrivare a Podere Rota. La discarica di Podere Rota è stata ampliata per farsi carico prevalentemente dei rifiuti fuori ambito e delle altre regioni e ora non è più giustificabile nessun altro suo ampliamento. Deve chiudere nel 2021, il territorio deve essere bonificato e basta.
Infine un appello:
Chiediamo urgentemente a tutti i sindaci della vallata che si adoperino da subito, come promesso, per scongiurare qualsiasi possibile ampliamento della discarica di Podere Rota , per la chiusura della discarica al 2021 e per la bonifica del nostro ambiente e che tutto questo sia scritto nero su bianco e sottoscritto nel piano dei rifiuti dell’Ato Sud. Non staremo a guardare, siamo pronti alla mobilitazione.