Riaperto il Rifugio Alpino della Riserva Naturale Sasso di Simone
Il primo agosto ha riaperto i battenti il Rifugio alpino “Casa Del Re”, porta di ingresso alla Riserva, già provinciale, del Sasso di Simone
Dopo una chiusura non breve , il primo agosto ha riaperto i battenti il Rifugio alpino “Casa Del Re”, porta di ingresso alla Riserva, già provinciale, del Sasso di Simone. Il fatto positivo si deve ad un gruppo proveniente dalle Marche e dalla Romagna “votato” alla educazione ambientale, entusiasta delle bellezze naturali e di modelli di vita oggi più che mai da riguadagnare.
Aspetti sottolineati anche dal sindaco di Sestino Franco Dori, presente al taglio del nastro, dal presidente del parco interregionale Marche-Emilia Romagna, Lino Gobbi e dai responsabili della gestione.
La Riserva naturale è nata ufficialmente nel 1996 e tre anni dopo era ampiamente organizzata, mentre nelle confinanti Marche sorgeva il Parco regionale, che assumeva tra le indicazioni onomastiche il “Sasso di Simone e il Simoncello”. Per anni ha contribuito alla crescita del turismo, all’implementazione dei pascoli per le Chianine dei locali allevatori, alla nascita di strutture agrituristiche, alla cultura del territorio e della promozione dello stesso, con cine-documentari per “Geo&Geo”, Campus universitari, studi sulla geologia, la flora e la fauna, “aula” per ogni tipo di scuola.
Irene Valenti è il riferimento della Associazione che ha vinto il bando, e che gestirà la struttura insieme a Laura Bernardini, Marco Cestarolli, Alice Rosa, e Roberto Jartot, provenienti- o con esperienze - da Marsiglia, Milano, Trentino.
“Siamo arrivati fin qui, perchè per noi è anche il completamento della gestione di attività che già espletiamo all’interno del parco interregionale Marche-Emilia Romagna. Nel mese di luglio abbiamo realizzato a” Casa del Re” campi estivi per i piccoli. Ora vogliamo “crescere” e lavorare anche con gli adulti, perchè crediamo nel lavoro che si basa sul binomio “uomo-ambiente”. “Casa del Re” è un posto meraviglioso- e come tale, l’abbiamo vissuto in queste settimane- e lo vogliamo offrire a tutti. E l’abbiamo riassunto nel nostro “slogans”: “Uno spazio in movimento, un riparo per l’anima, un crocevia di relazioni e conoscenze, un luogo di incontri tra abitanti, viandanti e il territorio con le sue risorse”.
Il programma stlilato per il mese di agosto è denso è innovativo: Spettacoli di marionette, musiche e balli, sapori del mondo, leggende e cultura popolare, balli popolari, astrofili per guardare le stelle in uno dei luoghi dove il cielo notturno è di un blu profondo, momenti di “cultura della salute”, incontri con nutrizionisti, escursioni.
Ma c’è da aspettarsi di più se andranno in porto quanto è stato indicato dal sindaco Dori e dal presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, che si è recato più volte sul Sasso di Simone ed è rimasto meravigliato dalla bellezza primordiale dei luoghi, dalla storia che essi esprimono. E forse può aiutare e rendere veramente positivo e rievocativo il fatto che tutto ciò accade nell’anno in cui Sestino vorrebbe celebrare i 500 anni di appartenenza alla Toscana.