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Giovedì, 8 Giugno 2023
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Dagli ospedali psichiatrici giudiziari alle Rems: anche ad Arezzo una struttura

Avrà 16 posti letto. Investimento regionale da 800 mila euro

Una Rems, ovvero una residenza terapeutica per l'esecuzione delle misure di sicurezza, sarà aperta anche ad Arezzo. L'annuncio è stato dato dalla giunta regionale che ha rimodulato il programma di interventi destinati a superare gli ospedali psichiatrici giudiziari, aboliti nel 2013, attraverso la realizzazione delle Rems. Ad Arezzo saranno investiti 800 mila euro per una "residenza sanitaria intermedia" che potrà ospitare fino a 16 persone.

Con lo stesso atto, anche a fronte dell’aumento dei prezzi dovuti a caro energia e materie prime, la giunta interviene sulla struttura di Volterra perfezionando l’attribuzione di un finanziamento che attinge alle risorse del programma nazionale straordinario di investimenti per l’edilizia sanitaria (quelli ex art. 20 L. 67/88). Dunque, a seguito della rimodulazione del programma, per Volterra ai 10 milioni e 300 mila euro si sommano 5 milioni e 690 mila euro adesso utilizzabili. 

“La rimodulazione – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -  consentirà, nei prossimi anni, di arrivare ad avere complessivamente in Toscana 60 posti letto nelle residenze sanitarie con sorveglianza intensiva, le cosiddette Rems, e 105 nelle residenze sanitarie intermedie: quindi ventuno e quarantasei posti in più rispetto agli attuali. Si tratta di interventi da realizzare nel medio termine, i cui effetti si potranno vedere già entro la fine del prossimo autunno, con la chiusura dei lavori della Rems di Empoli che passerà da 9 a 20 posti letto”.  

Il programma per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, che prevede la realizzazione di strutture sanitarie destinate a ospitare pazienti che soffrono di disturbi psichiatrici che potenzialmente li rendono pericolosi per sé e per gli altri (come il padre che uccise la propria figlia a Levane, o l'uomo che ha tolto la vita alla madre alcuni mesi fa a Calbenzano), conta complessivamente nove interventi in Toscana, di cui cinque soggetti a finanziamento ministeriale e quattro no. Tra risorse nazionali (comprese quelle del programma straordinario per l’edilizia sanitaria ex art. 20 legge 67/88), risorse regionali e quote a carico delle aziende sanitarie si tratta di investimenti per circa 17 milioni e 700 mila euro. 

Le residenze sanitarie con sorveglianza intensiva sono quelle di Volterra nel pisano e Pozzale ad Empoli. A Volterra, dal 2015, sono attivi 30 posti letto provvisori nel padiglione Morel. I 15 milioni e 990 mila euro di investimento permetteranno di demolire e ricostruire il padiglione Livi che, a conclusione dei lavori, ospiterà 40 posti letto complessivi. Alla Rems di Empoli invece sono destinati 800mila euro di investimento. La struttura, che attualmente conta 9 posti letto, una volta terminati i lavori (entro fine autunno) passerà a 20 posti letto.  

Ad oggi invece le residenze sanitarie intermedie sono cinque e contano complessivamente 59 posti letto:  “Le Querce” a Firenze (8 posti), Villa Guicciardini (10 posti), Aulla (19 posti) Abbadia San Salvatore (10 posti)  – tutte e quattro non soggette a finanziamento - e il padiglione Morel a Volterra (12 posti e 66 mila di risorse destinate). A queste si aggiungeranno i 16 posti letto della nuova struttura di Arezzo e, una volta terminati i lavori del padiglione Livi, i 30 posti letto del padiglione Morel della Rems di Volterra che saranno riconvertiti a residenze sanitarie intermedie. Nei prossimi anni dunque si arriverà a sei residenze sanitarie intermedie per un totale di 105 posti letto.

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