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Regionale 71, 111 incidenti all'anno e già due morti nel 2023. L'appello dei sindaci: "Riattivate gli autovelox"

Sulla pericolosità della strada che dal Casentino arriva sino all'Umbria si è concentrata l'attenzione da parte delle forze dell'ordine e dei sindaci della provincia che hanno disposto attività preventive mirate

Da inizio anno a oggi sono oltre 10 gli incidenti gravi che si sono verificati lungo la strada regionale 71 umbro casentinese romagnola. Una cifra enorme che diventa ancora più pesante se si considera che tra questi se ne conta già uno dove due persone, marito e moglie, hanno perso la vita tragicamente in uno schianto a bordo dell’auto sulla quale viaggiavano. Innumerevoli invece i sinistri più lievi, i codici sanitari definiti minori, per i quali l’elenco diventa quasi interminabile.

Il tema della sicurezza stradale lungo la grande arteria del traffico continua a essere uno degli argomenti sul quale la politica locale, così come le forze dell’ordine, continua a focalizzare l’attenzione. Ma nonostante gli sforzi concertati restano i numeri, ancora decisamente spaventosi. Nell’ultimo rapporto presentato dall’Aci di Arezzo (dati 2021) riporta 111 episodi gravi in un solo anno, ovvero 9,25 al mese, per un totale di 163 feriti. Statistiche che portano la Sr71 in cima alla terribile classifica delle strade più a rischio dell’intero territorio provinciale.

Sulla pericolosità della via di comunicazione che dal Casentino arriva fino alle porte dell’Umbria, si è recentemente concentrata l'attenzione dell’osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali che conta tra le sue fila la prefettura, le forze dell’ordine, la Provincia e tutti i Comuni lungo i quali si snoda la 71. In attesa di interventi di manutenzione e sviluppo viario, l’osservatorio ha ritenuto indispensabile intensificare i controlli in loco e continuare con le attività di sensibilizzazione utili alla promozione di una corretta cultura della sicurezza stradale. Tra i presenti alla riunione del 15 marzo anche Daniele Pasqui assessore di Capolona capoluogo che, purtroppo, ha già pianto la morte di due concittadini. “Era doveroso riunire i sindaci, la Provincia, la prefettura e le forze dell’ordine - spiega l’assessore Pasqui - affinché attraverso un’unione di intenti fossero presi provvedimenti seri e risolutivi. Abbiamo espresso la necessità di aumentare i controlli soprattutto nei tratti più pericolosi e che sono stati luogo di eventi tragici. Chiederemo anche il ripristino degli autovelox. Nella discussione si è deciso di proseguire nell’utile attività di prevenzione e di educazione stradale già in atto con il diretto coinvolgimento degli studenti. Il giusto equilibrio tra le attività di controllo e repressione dei comportamenti pericolosi da parte di chi guida e una decisa strategia di prevenzione, unita alla forte sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte nel garantire la sicurezza della circolazione, costituiscono la strada migliore per perseguire l’obiettivo della progressiva diminuzione dell’incidentalità. Insieme ai sindaci di Bibbiena e Subbiano abbiamo quindi chiesto alla prefetta di coinvolgere la Regione affinché trovi soluzioni su tratti stradali che per come sono stati progettati attualmente sono troppo pericolosi, come ad esempio il tratto di Giovi, Marcena e Castelnuovo”.

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