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Reati ambientali, siglato protocollo tra Corpo Forestale e Isde

Si alza l'attenzione nei confronti dei reati ambientali. La stretta collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e Procura di Arezzo in questi anni ha dato ottimi risultati "Sono infatti 680 le procedure in materia ambietale in corso...

Si alza l'attenzione nei confronti dei reati ambientali. La stretta collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e Procura di Arezzo in questi anni ha dato ottimi risultati "Sono infatti 680 le procedure in materia ambietale in corso nell'Aretino", ha sottolineato il procuratore capo Roberto Rossi. Adesso è al via il primo protocollo nazionale tra Forestali e Medici per l'Ambiente (Isde).

Il documento è stato siglato questa mattina. "E' un ulteriorericonoscimento all'attività che il Corpo Forestale svolge nelle tutela dell'ambiente. Adesso che i timori che una riforma del Corpo Forestale possa portare riflessi negativi sembrano scongiurati - l'assorbimento nell'Arma non è una scomparsa ma rappresenta la nascita di un dipartimento di repressione per i reati ambientali - prende avvio questa nuova e importante collaborazione" spiega Rossi.

Il protocollo impegna infatti i Forestali a collaborare con i soci dell'Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente a collaborare per rafforzare la sicurezza ambientale e agroalimentare della Toscana. Potranno essere così promosse campagne di sensibilizzazione dei cittadini alla cultura della legalità alla difesa del patromonio agriforestale e agroambientale; saranno predisposti specifici dossier dedicati alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali; potranno essere realizzati strumenti e attività di comunicazione e di formazione comune. "Ad oggi - ha spiegato il pm Rossi - grazie all'assidua attività di controllo finalizzate alla repressione delle violazioni ambientali, sono stati ottenuti importanti risultati dal punto di vista penale. Il rinforzo di personale ha permesso alla Procura di affrontare la grande mole di lavoro senza rischiare che i reati finiscano nelle sabbie della prescrizione. E questo fa di Arezzo un caso particolare, da imitare". Così come sarà da imitare il protocollo siglato questa mattina. "Con la sottoscrizione di questo accordo - ha sottolineato Giuseppe Vadalà, comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato - confermiamo e rafforziamo la nostra vocazione a servizio della comuinità. Da un lato perseguendo i delitti ambientali con un sistema sanzionatorio. Dall'altro, grazie anche al protocollo siglato oggi, operando con nuovi compagni di viaggio sul fronte della sensibilizzazione e della formazione. Collaborando con quelle che sono definite vere e proprie 'sentinelle sul territorio'" Il protocollo sancisce una nuova collaborazine per l'Isde, come spiega Roberto Romizi presidente nazionale dell'associazione: "Il ruolo di Isde è sia scientifico sia di advocacy. Una delle cose fondamentali è infatti informare popolazione nel modo idoneo: pensate che sulla questione amianto a fine 800 c'erano già dubbi ma solo 30 anni fa l'amianto è stato bandito". "La prevenzione dei reati dell'ambiente - ha detto Enrico Desideri direttore generale dell'Area Vasta Sud Est - ha un ruolo determinante nella qualità della salute e della vita delle persone. In questa Asl è una tematica particolarmente sentita. In particolare per quanto riguarda il tema di rifiuti, discariche abusive, cave incluse. Poi il grande tema dei pesticidi, sempre più attuale. Su questo dobbiamo intervenire".
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