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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Troppi rifiuti e poca differenziata, droga piaga sociale. Così Arezzo arretra nella qualità della vita

Dal 1990 ad oggi Arezzo è passata dalla 50esima alla 42esima posizione nel contesto nazionale. Ma negli ultimi due anni ha sceso 21 gradini: la fotografia del Sole 24 Ore

Tra i punti dolenti ci sono gli indici demografici che rappresentano un territorio vecchio con poco ricambio generazionale, l'eccessivo consumo e spaccio di sostanze stupenfacenti che segnano vette (in negativo) raramente viste. Non bene anche la produzione di rifiuti urbani pro capite così come la capacità di depurazione dell'acqua che non fanno lusto all'operosità locale.
Sono questi alcuni dei "lati oscuri" che il Sole 24 Ore porta alla luce riguardo la provincia di Arezzo nell'indagine sulla qualità della vita. Un approfondimento particolarmente atteso e che ogni anno offre una visione a 360° di come stanno le cose nei 107 capoluoghi italiani. 

Ad Arezzo la situazione non è tutta da buttare. La posizione conquistata nel 2019 è la numero 42 che diventa la numero 5 nel contesto regionale.

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I punti di forza rimangono quelli legati al comparto "Lavoro e affari". Primo tra tutti l'indice riguardante la quota di export sul pil. Il rapporto percentuale tra esportazione di beni verso l'estero e valore aggiunto nel 2018 è così tanto corposo da assicurare il secondo posto alla provincia. Meglio fa solo Sicuracusa.

Arezzo com'era, com'è

Arezzo è salita dalla posizione 50 alla 42 dal 1990 al 2019 nella classifica finale del Sole 24 Ore. In trent'anni il miglior piazzamento è stato il terzo posto registrato nel 2003 mentre il peggiore è quello del 2009 che l'ha vista scendere fino al 62° gradino.
Secondo quanto riscontrato dalla comparazione degli ultimi 30 anni, la provincia dopo il record del 2003 altre due volte è entrata nella top ten della classifica finale (8° e 9° nel 1994 e nel 1998). Per quindici volte si è distinta nelle classifiche di settore soprattutto in quella Affari e lavoro (dal 2013 al 2018). Passando in rassegna i sottoindicatori che compongono le varie classifiche, Arezzo nel 1995 e nel 1996 ha vinto ecosistema urbano, la classifica di Legambiente che premia le città più green, mentre nel 2016 e nel 2017 si è piazzata prima per la quota di export sul Pil.

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Ricchezza e consumi 

Le famiglie aretine non sono tra le più ricche di Italia ma neppure tra le più povere. 49esima è la posizione che si aggiudica il capoluogo nel contesto nazionale e sesta in quello regionale. Meglio di Arezzo fanno: Massa Carrara (13), Firenze (24), Lucca (30), Pisa (43), Livorno (46). Dietro la città di Giorgio Vasari e Guido Monaco ci sono invece Siena (57), Prato (59), Pistoia (61), Grosseto (78). 

Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo ricchezza e consumi sono: valore aggiunto per abitante (48esima), depisiti bancari pro capite (53esia con una media di 21.818 euro), rata media mensile dei mutui (57esima con una media di 791,5 euro), finanziamenti attivi-esposizione media residua (56esima con una media di 33.601 euro), prezzo medio di vendita delle case (31esima con una media di 2.150 euro a metro quadrato), canoni medi di locazione (72esima con una media di 715 euro), assorbimento del settore residenziale (55esima la voce indica la percentuale tra metri quadrati compravenduti sul totale di quelli offerti sul mercato nell'arco di un anno), importo medio delle pensioni di vecchiaia (61esima con una media di 1.128,2 euro), spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli (35esima con una media di 2.754 euro all'anno), protesti pro capite (53esima), rata media mensile rimborsata per finanziamenti in essere (63esima con una media di 352 euro), rischio dei finanziamenti (57esima), popolazione con crediti attivi (63esima), reddito medio complessivo per contribuente (52esima con un reddito di 20.492 euro all'anno), variazione reddito medio dei contribuenti (23esima).

Ambiente e sevizi

In assoluto la voce dove Arezzo è più carente. 70esima la posizione conquistata nella graduatoria nazionale mentre nel panorama regionale si aggiudica il settimo posto. Meglio di Arezzo fanno: Firenze (6), Siena (15), Prato (27), Pisa (34), Livorno (38), Lucca (67). Peggio invece Pistoia (76), Grosseto (78), Massa Carrara 97).

Il capitolo contempla ambiti differenti che vanno dalla qualità dell'aria alla percentuale di raccolta differenziata passando dall'offerta dei trasporti pubblici, per arrivare al consumo di farmici e alla spesa per la salute dei cittadini.

Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo sono: spesa sociale degli enti locali per minori, disabili e anziani (23esima con 74 euro pro capite), emigrazione ospedaliera (49esima con una media di 7,7 dimissioni ospedaliere di residenti avvenute fuori regione), capacità di depurazione dell'acqua (91esima), indice del clima (68esima), passeggeri del trasporto pubblico (56esima), consumo di farmaci per ipertensione (55esima), qualità dell'aria Pm10 (33esima), consumo di farmaci per diabete (67esima), produzione di rifiuti urbani pro capite (89esima con 605,6 chili per abitante), raccolta differenziata (80esima), offerta del trasporto pubblico (73esima), medici di medicina generale (57esima), pediatri (49esima con 1,9 professionisti attivi ogni 1.000 abitanti), consumo di farmaci per asma e bpco (38esima), Icityrank (44esima, si tratta dell'indice della città più smart). 

Giustizia e sicurezza

Quarantanovesimo posto. Arezzo non è tra i territori più critici della Penisola anche se, i calcoli del Sole 24 Ore, indicano una flessione rispetto ai risultati ottenuti lo scorso anno. Nonostante ciò si conferma una terra particolarmente tranquilla, in perfetta liena con l'analisi di Italia Oggi. Resta però la nota dolente riguardo al numero di reati riguardanti il consumo e spaccio di sostante stupefacenti dove il territorio si conferma tra i peggio d'Italia (90esimo posto). Dal punto di vista toscano, a differenza di quanto emerso nell'altra classifica dove Arezzo primeggiava, il podio conquistato è quello d'argento, meglio fa solo Siena (43esima). Risulati peggiori quelli ottenuti da: Pistoia (67), Lucca (73), Massa-Carrara (78), Livorno (87), Prato (92), Pisa (93), Grosseto (96), Firenze (106). 

Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo sono: furti di auto (11esima con 22,8 denunce ogni 100mila abitanti), furti in abitazione (62esima con 322 denunce ogni 100mila abitanti), violenze sessuali (68esima con 8,2 denunce ogni 100mila abitanti), indice di criminalità e totale dei delitti denunciati (48esima con 3003,6 denunce ogni 100mila abitanti), rapine (46esima con 21,6 denunce ogni 100mila abitanti), estorsioni (40esima con 13,1 denunce ogni 100mila abitanti), reati legati agli stupefacenti (90esima con 82,6 denunce ogni 100mila abitanti), truffe e frodi informatiche (72esima con 310,8 denunce ogni 100mila abitanti), indice litigiosità (47esima con 2.158.1 cause civili iscritte ogni 100mila abitanti), cause pendenti ultratriennali sul totale (38esima), durata media delle cause (22esima), indice di rotazione delle cause (51esima), riciclaggio e impiego di denaro (67esima con 2,3 denunce ogni 100mila abitanti), incidenti (84esima con 12 denunce ogni 100mila abitanti), indicenti stradali (55esima con 5.6 morti e feriti ogni mille abitanti). 

Affari e lavoro

Arezzo cala rispetto all'anno passato ma resta sempre tra le prime 30 realtà italiane. 28esima è la posizione conquistata nel contesto nazionale e terza in quello regionale. Meglio fanno solo Firenze (6) e Prato (15). Peggio invece Pisa (31), Livorno (32), Grosseto (33), Pistoia (39), Lucca (49), Siena (57), Massa-Carrara (67). Vero e proprio punto di forza, nonché motore della stragrande maggioranza dell'economia locale è e rimane l'export il perno che consente ad Arezzo di salire fino al secondo posto nella classifica nazionale.

Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo sono: immigrati regolari residenti (24esima), tasso di disoccupazione (57esima), tasso di disoccupazione giovanile (37esima), trend dell'imprenditorialità giovanile (77esima), quota di export sul pil (2^), sofferenze lorde su impieghi (77esima), tasso di inattività (33esima), imprese registrate ogni 100 abitanti (31esima), imprese straniere (28esima), imprese che fanno ecommerce (33esima), banda larga copertura a 30 e 100 mb (77esima), imprese in rete (22esima), startup innovative (96esima), differenza tra tasso di occupazione maschile e femminile (25esima), tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese (66esima), imprese in fallimento (56esima). 

Demografia e società

Il capitolo prende in analisi tutti gli aspetti legati alla mortalità, natalità e aspettativa di vita nel contesto provinciale. Arezzo si piazza al 50esimo posto nella classifica italiana mentre, per quello che riguarda la regione è quarta. Prato (7), Firenze (30) e Pisa (36) fanno meglio mentre, Pistoia (53), Siena (60), Lucca (77), Massa-Carrara (90) e Grosseto (94) ottengono dei risultati inferiori. 

Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo sono: saldo migratorio interno (48esima), tasso di mortalità (74esima), mortalità per infarto miocardico acuto (11), mortalità per tumore (64esima con 15,4 morti ogni 1.000 abitanti in cinque anni), speranza di vita alla nascita (24esima con una media di 83,6 anni di età), famiglie numerose (38esima con 2,3 numero medio di componenti per famiglia), aumento della speranza di vita (78esima), famiglie e convivenze (18esima con 490 nuclei familiari e unioni ogni mille abitanti), tasso di natalità (78esima), indice di dipendenza degli anziani (80esima), indice di vecchiaia (79esima), nuovi iscritti all'Aire (31esima), numero medio di anni di studio della popolazione (89esima), acquisizioni di cittadinanza (42esima).

Cultura e tempo libero

Concerti, librerie, ristoranti dove gustare cibi e vini. Ma anche palestre, biblioteche e cinema. In questo capitolo vengono presi in considerazione tutti i dati riguardanti l'offerta di servizi per lo svago e attività hobbistiche. Arezzo è 45esima nel contesto nazionale e settima in quello regionale. Meglio fanno: Firenze (6), Livorno (8), Pisa (18), Siena (21), Lucca (26), Prato (31). Dietro si trovano invece: Massa Carrara (46), Grosseto (50) e Pistoia (51).

 Gli indici presi in considerazione per stabilire il risultato finale riguardante il capitolo sono: sale cinematografiche (28esima con 1.723 posti a sedere ogni 100mila abitanti), biblioteche (68esima), ristoranti (53esima con 647,9 ogni 100mila abitanti), concerti (60esima con 0,5 spettacoli ogni 1000 abitanti), densità dell'offerta culturale (73esima con 82,5 spettacolo ogni 10 chilometri quadrati), qualità ricettiva delle strutture alberghiere (62esima), indice di sportività (59esima), librerie ogni 100mila abitanti (44esima), palestre ogni 100mila abitanti (26esima), spettacolo spesa pro capite al botteghino (50esima con 12,8 euro all'anno), penetrazione della banda ultra larga (74esima), indice sport e natura (86esima), indice sport e bambini (3^ con 2,3 bambini tesserati per federazioni Coni, scuole di vari sport e risultati ottenuti), mostre ed esposizioni (8^ con 2,5 spettacoli ogni 1000 abitanti), densità di posti letto nelle strutture ricettive (69).

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