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Provincia fuori da Lfi, Bernardini: "Come può la vice Ducci avallare questa operazione?"

“Ricostruire la vicenda sulla questione Lfi fa male. Fa male sicuramente ai cittadini casentinesi che si sentono beffati; fa male anche a noi semplici amministratori che ogni giorno lottiamo contro i tagli di risorse e cerchiamo di tenere in piedi...

“Ricostruire la vicenda sulla questione Lfi fa male. Fa male sicuramente ai cittadini casentinesi che si sentono beffati; fa male anche a noi semplici amministratori che ogni giorno lottiamo contro i tagli di risorse e cerchiamo di tenere in piedi i servizi più importanti per i cittadini”, così esordisce il sindaco Daniele Bernardini nella sua riflessione inerente il problema emerso nelle ultime settimane e relativo all’azienda pubblica partecipata.

Bernardini continua dicendo:

“Nel dicembre 2014 la Provincia chiede la liquidazione delle proprie quote a Lfi. La questione viene portata all'assemblea dei soci di Lfi che rigetta la richiesta. A quel punto la Provincia fa causa a Lfi. A gennaio ci sarà l'udienza con probabile sentenza. Se il giudice darà ragione alla Provincia di Arezzo, con ogni probabilità anche la Provincia di Siena e altri comuni del senese chiederanno la liquidazione delle proprie quote, non avendo essi interessi reali sul nostro territorio. A quel punto viene meno la maggioranza pubblica del capitale sociale e Lfi dovrebbe essere sciolta. Mi chiedo, se questo scenario si verificasse – e il rischio è elevatissimo – che fine faranno i servizi per il nostro territorio. la cosa più incomprensibile è un’altra: la provincia aveva messo in vendita le quote in quanto non riteneva strategica la società, ma come si fa a non considerare strategico il trasporto pubblico per il Casentino? ’”.

Bernardini punta il dito contro la vice presidente della Provincia Eleonora Ducci, sindaco di Talla e Assessore dell’Unione dei Comuni:

“Dispiace far notare l’ovvio, ovvero che la vice presidente della Provincia dal 2014 è una casentinese, anzi un amministratore del Casentino. Mi chiedo come si possa avallare, dalla sua posizione, un percorso come questo, che rischia di mettere in ginocchio un servizio fondamentale per la vallata. Da anni ci ripetiamo come un mantra la necessità di avere maggiori collegamenti da e per il Casentino, si parla di trovare soluzioni ottimali per non isolare ulteriormente un territorio molto provato dalla crisi. Invece di trovare soluzioni, grazie anche alla vice presidente Ducci, la Provincia ci mette una pietra sopra, facendo lo scarica barile, ma con chi? Forse con noi comuni? E come potremmo fare, secondo Ducci, ad accollarci una spesa così elevata come quella delle quote? Essendo la vice presidente anche il sindaco di un comune non riesco onestamente a capire come abbia potuto appoggiare un percorso siffatto”.

Bernardini conclude dicendo:

“Ancora una volta, a noi sindaci, tocca l’amara constatazione di essere in balia di altre maree; siamo tanti piccoli Don Chisciotte che tentano ogni giorno di fare il meglio per il proprio comune ed i propri cittadini, andando contro tutto: uno stato che taglia continuamente i fondi, enti intermedi che hanno smesso di essere alleati fattivi dei territori, ma soggetti con i quali contrattare faticosamente ogni piccola concessione, oppure implorare di non togliere servizi importanti. Sono sconcertato, un po’ deluso e nonostante questo deciso nuovamente a mettermi contro i mulini”.

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