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"Pronto badante", in un anno hanno aderito quasi 500 anziani aretini

Il progetto “Pronto badante” si sta avviando verso la conclusione del secondo anno di sperimentazione, prevista per il 28 febbraio 2018. L’obiettivo del progetto regionale è il sostegno alla famiglia quando si presenta la prima fase di fragilità...

Il progetto “Pronto badante” si sta avviando verso la conclusione del secondo anno di sperimentazione, prevista per il 28 febbraio 2018. L’obiettivo del progetto regionale è il sostegno alla famiglia quando si presenta la prima fase di fragilità dell'anziano. Vengono quindi garantiti sia un aiuto economico per l’assistenza familiare con una badante sia un unico riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali.

Le visite domiciliari effettuate tra il 1 marzo 2017 e il 13 gennaio 2018 nel territorio aretino sono 489, così suddivise: Zona Valdarno (soggetto capofila: coop. Giovani Valdarno), 115 visite; Zona Aretina (soggetto capofila: Progetto 5 coop.), 281 visite; Zona Casentino e Valtiberina (soggetto capofila: Progetto 5 coop.), 44 visite; Zona Valdichiana Aretina (soggetto capofila: AIMA), 49 visite. In provincia di Arezzo, i vari soggetti capofila del progetto hanno organizzato punti informativi e sportelli nel territorio. “Pronto badante” si rivolge alle persone di età uguale o superiore a 65 anni; che siano residenti in Toscana; che si trovino per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio; che non abbiano già in atto un progetto di assistenza personalizzato con i servizi territoriali. Il progetto garantisce:

- numero verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19.30 ed il sabato dalle 8 alle 15) per segnalare il momento di difficoltà dell'anziano;

- visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al numero verde;

- erogazione di un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare;

- tutoraggio in itinere e prima formazione direttamente a casa dell'anziano, per aiutare la famiglia e l'assistente nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare.

“Nel percorso di presa in cura dei malati a domicilio – commenta Simona Dei, direttore sanitario della Asl Toscana sud est - la figura del care giver è fondamentale per dare sicurezza e continuità alle azioni sanitarie e soprattutto serenità al malato: per questo motivo, il progetto è prezioso e si colloca a fianco dei percorsi sociosanitari”.

Il terzo anno di sperimentazione del “Pronto Badante” prenderà il via il 1° marzo 2018, per concludersi il 28 febbraio 2019.

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