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Emergenza Ucraina: la Fondazione Arezzo Comunità dà il via al progetto "Arezzo per te"

Tanti: "La Fondazione, motore di azioni coordinate di coesione sociale. Grazie all'Associazione Tecla, a Victoria studentessa del Liceo Classico e alle molte associazioni di volontariato, Arezzo scrive una bella pagina di solidarietà concreta"

A seguito dell’emergenza ucraina, la Fondazione Arezzo Comunità dà il via al progetto di accoglienza diffusa "Arezzo per te" e apre la propria sede per organizzare un "punto" di ascolto ed informazione dedicato ai cittadini ucraini presenti ad Arezzo.

A partire dal 12 aprile, ogni martedì dalle ore 15 alle ore 17, il locali della Fondazione ubicati in Palazzo Fossombroni (piazza San Domenico) accolgono lo sportello curato dall'associazione Tecla, socio di Arezzo Comunità, dove verranno offerte informazioni su quanto alcune realtà di volontariato presenti in città hanno messo a punto per dare sostegno a chi scappa dalla guerra: opportunità aggregative, formative, educative, sportive, ricreative, di mediazione linguistica, sociosanitarie, tutte risposte essenziali per chi deve affrontare una lunga emergenza lontano dalla propria casa.

Hanno già dato la loro disponibilità permettendo al progetto “Arezzo per te” di partire la Fondazione Thevenin, il Centro Sportivo Italiano, l'Associazione Diabetici, La Scuderia di Pan, il Centro Studi 10 e Lode, la Scuola Basket Arezzo, l'Associazione Donne Insieme, mettendo a disposizione servizi diversi in base alle loro mission.

L’elenco delle attività avviate è consultabile qui:https://www.arezzocomunita.it/wp-content/uploads/2022/04/arezzo-per-te.pdf.

Lo sportello “Arezzo per te” si avvarrà della preziosa collaborazione di Victoria Rebchuk, una studentessa di origini ucraine del Liceo Classico Francesco Petrarca che si è offerta di fare la mediazione linguistica.

“Attualmente ci sono circa 500 persone ucraine nel nostro territorio provinciale quasi esclusivamente donne e bambini – commenta Lucia Tanti, presidente della Fondazione Arezzo Comunità - A loro, in stretta collaborazione con la Prefettura, la Asl e l'Ufficio scolastico provinciale e insieme a tutta la rete dell'accoglienza, stiamo garantendo diritti. Va benissimo, ma non basta ed è per questo motivo che è nato il progetto “Arezzo per te”. Per ora lo sportello sarà aperto un volta a settimana poi la Fondazione valuterà se potenziare o meno questo servizio alla luce dell'evolversi degli eventi”.

“Credo che questo – conclude Tanti - sia veramente un bel segnale che mira a dare risposte immediate ma anche progettualità che guardano a “dopo domani” cercando di far sentire queste persone un po' più a casa loro nella consapevolezza che non basta garantire i soli diritti, ma serve anche un tessuto di risposte diffuse che siano operative anche dopo i primi momenti di emozione, quando si spengono le luci dell'attenzione e restano le necessità delle persone. Voglio ringraziare tutte le persone e le realtà che hanno costruito e dato vita a questa esperienza”

Le associazioni che vogliono dare la loro disponibilità possono inviare una mail all’indirizzo arezzoperucraina@gmail.com.

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