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Campanella e nuova rete urbana: è battesimo del fuoco. Valanga di email dei cittadini

Le proteste sono iniziate alla sola vista degli orari: perché a molti genitori è apparso chiaro che mancavano corse che fino allo scorso anno erano presenti

Sarà una mattina intensa per la città. Alle prese con la prima campanella e con quello che può essere considerato il battesimo del fuoco della nuova rete urbana. Entrate in vigore lunedì scorso, oggi le nuove linee e i nuovi percorsi saranno presi d'assalto dal popolo degli studenti. Alcune migliaia di ragazzi che saliranno sugli autobus per raggiungere le scuole medie e superiori della città. Si sposteranno da quartiere a quartiere, ma soprattutto arriveranno dalle frazioni. Ed è proprio per questi ragazzi che le cose sembrano complicarsi: le criticità individuate dalle famiglie in queste fasce orarie (apprezzamenti invece ci sarebbero per le fasce orarie pomeridiane) sarebbero infatti numerose, così come numerose sarebbero le mail inviate al servizio clienti di At Bus e al Comune di Arezzo. 

La mappa delle nuove linee: dalla A alla Tric

Rispetto allo scorso anno scolastico ci saranno varie novità. Alcune corse bis che erano state attivati tra Frassineto e Arezzo negli orari non comparirebbero più, così come sarebbe sparita una corsa mattutina (quella delle 7,40 circa) che collegava Quarata, Venere e Campoluci con Arezzo. Per questi studenti risulterebbe una corsa in meno a disposizione: partirebbero almeno 20 minuti prima, per poi attendere in centro che aprano le porte delle scuole. Altre fermate non sarebbero più attive come ad esempio quelle delle ex linee 15 e 21 (oggi P e P1) che passavano da via Emilia e via TeofiloTorri (proprio di fronte a un grande complesso scolastico che comprende liceo artistico e i tecnici per geometri e ragioneria). In questo caso gli utenti, una volta arrivati alla stazione, dovranno fare dei cambi o andare a piedi. Preoccupazione anche nella zona di Chiassa e Tregozzano: anche qui difficoltà con nuovi orari e percorsi, sia all'andata che al ritorno. 

E poi l'introduzione della navetta nelle frazioni dei comuni casentinesi, sulla quale le amministrazioni hanno chiesto a gran voce un monitoraggio

In molti casi le preoccupazioni delle famiglie sono legate ai tempi morti che i ragazzi dovrebbero trascorre prima dell'ingresso a scuola e dopo la campanella dell'uscita. Mezz'ore, a volte ore intere, che d'inverno, con le temperature basse o il maltempo, spaventano i genitori: i ragazzi infatti si troveranno in giro fuori dagli istituti e dovranno cercare soluzioni dove sostare. 

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