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Chi guiderà Nuove Acque? Nannini in scadenza e Ammirati out, Tanti: "Nomi non ne faccio"

La vicesindaca del Comune di Arezzo, facendo proprie le parole del sindaco, sottolinea come il prossimo presidente verrà scelto tenendo conto che "il criterio di competenza prevarrà su quello di appartenenza”

Chi sarà il presidente di Nuove Acque? A chi passerà il testimone Paolo Nannini? “Sicuramente - ha risposto la vicesindaca del Comune di Arezzo, Lucia Tanti - facendo mio il pensiero espresso dal sindaco Ghinelli in consiglio comunale, il criterio di competenza prevarrà su quello di appartenenza” nella scelta di colui, o colei, che ricoprirà il ruolo di numero uno della partecipata che si occupa della gestione del servizio idrico in provincia di Arezzo.

Per comprendere a pieno il percorso relativo alla nuova nomina, occorre partire dalla definizione del capitale azionario di Nuove Acque. Per 53,84% è detenuto da soci pubblici (Comuni, Unione dei Comuni Casentino e Valtiberina, Coingas, Intesa e Provincia) mentre il 46,16% è di soci privati. Mutando l’assetto geopolitico dei municipi aretini è evidente che verrà a modificarsi anche la rappresentanza politica all’interno del cda della partecipata. Con la scadenza del mandato per Paolo Nannini, ex sindaco di Bucine, attuale segretario del Pd per il capoluogo della Valdambra nonché presidente di Nuove Acque dal 2012, per l’assemblea dei soci si rende necessario il rinnovo della carica. E per la prima volta dalla sua nascita (1999) Nuove Acque non avrà un presidente espressione di centrosinistra visto che non è la forza politica più rappresentativa del territorio provinciale. Il prossimo 10 maggio l’assise societaria si riunirà per l’approvazione del bilancio e, contestualmente, per Nannini terminerà il mandato. Non è dato sapere se sarà in questa data o in una successiva che il consiglio di amministrazione scioglierà le riserve sul nome del presidente ma, quasi sicuramente, è plausibile che sarà quella la data in cui i giochi si faranno più chiari. Quello che fino ad oggi è certo invece, come emerso nelle scorse settimane, è che fuori c’è senz’altro Paolo Enrico Ammirati, stimato avvocato nonché vice coordinatore provinciale della Lega. A causa di un’incompatibilità tecnica lui non potrà assumere questo ruolo. Per tale motivo, stando alle ultime indiscrezioni, il partito del Carroccio sotto la guida di Matteo Grassi avrebbe rivisto i propri piani e presentato al sindaco Ghinelli un elenco di nomi papabili.

“C’è certamente un ragionamento intorno a questa vicenda - spiega Lucia Tanti - e che ha come punto di caduta il progetto politico da proporre in una partecipata strategica che si occupa di un bene comune e che incrocia una sfida nuova - che Arezzo sta guardando ancora una volta dalla finestra - che è quella della multiutility. In questo contesto stiamo lavorando per scegliere la personalità più idonea ad adempiere a questo ruolo. I nomi? Non li faccio”.

Il consiglio di amministrazione di Nuove Acque conta nove membri: 5 di parte privata e 4 di parte pubblica. L’attuale cda si è insediato nel 2019.

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