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Presidenza Estra. Macrì ad un passo dalla poltrona? Coingas chiama a raccolta i sindaci, Ciolfi: "Stop a polemiche"

Una manciata di giorni. Forse poco più di una settimana e poi il nome del successore di Roberto Banchetti alla guida di Estra sarà noto a tutti. E' infatti in calendario per domani l'assemblea di Coingas durante la quale i sindaci dei Comuni...

Una manciata di giorni. Forse poco più di una settimana e poi il nome del successore di Roberto Banchetti alla guida di Estra sarà noto a tutti.

E' infatti in calendario per domani l'assemblea di Coingas durante la quale i sindaci dei Comuni aretini, in rappresentanza dei soci della partecipata, daranno incarico al CdA di portare il nominativo di colui che prenderà il posto del presidente uscente. Poi, dopo circa cinque giorni, il CdA si riunirà nuovamente per ufficializzare il nome della persona che guiderà la multiutility del settore dell’energia. macrì_francescoTra le ipotesi più accreditate c'è quella che riporta con insistenza il nome di Francesco Macrì. Dovrebbe e potrebbe essere lui la persona incaricata di ricoprire tale ruolo.

Ancora la certezza non c'è ma, stando alle voci di corridoio rimbalzate negli ultimi giorni e che riportano tutte lo stesso contenuto, la sua 'elezione' dovrebbe essere solo questione di tempo. Il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d'Italia e coordinatore provinciale quindi presto potrebbe ritrovarsi a dover ricoprire l'incarico.

ciolfi_alberto1Alla vigilia dell'assemblea di Coingas, è l'ex presidente della partecipata e attuale sindaco di Capolona Alberto Ciolfi a prendere parola esprimendosi chiaramente affinché la scelta del nome da proporre avvenga "con il più ampio sostegno dei comuni aretini". Ma non solo. Il primo cittadino casentinese invita anche i colleghi ad abbandonare "polemiche di carattere personale" ribadendo la necessità per il territorio di Arezzo di "riacuistare il ruolo che gli spetta in Estra ed il servizio del gas metano riprenda la reputazione andata perduta negli ultimi anni".

Di seguito la nota stampa firma di Alberto Ciolfi

Il nuovo CdA di Coingas è a termine: la riforma Madia sulle partecipate e l’aggregazione con Aisa Impianti è (deve essere) imminente. Rispetto alle delibere dei consigli comunali assunte nel 2009 che autorizzavano Coingas all’aggregazione con Prato e Siena molto è cambiato. Il management aretino è stato fortemente ridimensionato e di questo adesso si pagano le conseguenze negative: è urgente e prioritario la rivisitazione dei rapporti interni a Estra (patto parasociale scaduto; canoni di concessione drasticamente tagliati da quest’anno; squilibrio del peso specifico di Arezzo rispetto a Prato e Siena; investimenti al di fuori del proprio core-busines che si sono dimostrati “poco” redditivi; perdita di circa 77 mila utenze nel Comune di Prato…). Soprattutto per le prossime scadenze: paventata fusione di Centria con Toscana Energia; quotazione in Borsa di Estra; gare per la distribuzione e misurazione del metano. Il nuovo CdA di Coingas dovrà misurarsi (e sarà misurato) su questi temi. Probabilmente se il rinnovo del cda di Coingas fosse stato affrontato e discusso mettendo sul tavolo questi temi, la polemica che ne è scaturita sarebbe stata di ben altro tenore: sono dell’avviso che queste problematiche vanno sempre ricondotte, in primo luogo, al piano istituzionale.

L'assemblea di Coingas dovrà proporre un nominativo in sostituzione del presidente dimissionario di Estra. Si sa da settimane chi sarà proposto: ritengo, però, che dividersi sulla persona non sarebbe, in questo momento, un buon servizio che i sindaci fanno a sé stessi e soprattutto al proprio territorio di riferimento. Penso che, oggi, sia necessario una nomina con il più ampio sostegno dei comuni aretini per rendere forte, dal punto di vista istituzionale, la proposta. Mi auguro, quindi, che il Comune di Arezzo (maggior azionista) questa volta oltre al nominativo presenti la proposta corredata non solo dal curriculum vitae, ma da una chiara ed esplicita proposta di mandato da condividere con tutti i sindaci con l’obiettivo di costruire una candidatura autorevole togliendo il tutto da polemiche di carattere personale. Sapendo, oltretutto, che il CdA di Estra scade nella primavera del 2017 e quindi si potrà (dovrà) ridiscutere alla luce dei risultati che il nuovo presidente riuscirà ad ottenere. Adesso è necessario che il territorio di Arezzo riacquisti il ruolo che gli spetta in Estra ed il servizio del gas metano riprenda la reputazione andata perduta negli ultimi anni.

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