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Niente pranzo di Natale in famiglia, oggi si lavora per la Caritas. La storia del cuoco Andrea e dei giovani quartieristi

Un momento di grande partecipazione per tutti coloro che non hanno una casa e una famiglia e che qui trovano ogni giorno un posto dove sentirsi accolti e accettati.

Oltre 50 tra camerieri, cuochi e adetti alle preparazioni.
Eccolo qua l'esercito della solidarietà, quello che rinuncia al pranzo di Natale in famiglia per trascorrere una giornata insieme agli ultimi, ai più bisognosi.

Nel sottochiesa della parrocchia del Sacro Cuore in piazza Giotto pentole e fornelli si sono accesi di primissima mattina per preparare il menù di Natale della Caritas.

Antipasto toscano, pappa al pomodoro, cannelloni al sugo e l'immancabile pollo arrosto. Questo quello che sarà servito ai circa 100 commensali attesi per questa giornata.

Alla guida della cucina c'è Andrea, cuoco di una cooperativa locale, che negli ultimi cinque anni ha scelto di dedicare questo giorno, così come altri, ai più bisognosi.
Un momento di grande partecipazione per tutti coloro che non hanno una casa e una famiglia e che qui trovano un posto dove sentirsi accolti e accettati.

A dare il proprio supporto alla buona riuscita della giornata presenti anche i comitati giovanili di tutti e quattro i quartieri della Giostra del Saracino: Porta del Foro, Sant'Andrea, Porta Crucifera e Santo Spirito.

Sono stati invece i giallocremisi quest'anno a pensare e ideare un piccolo dono per tutti coloro che prenderanno parte al pranzo di Natale. Una sciarpa di pile adatta ad abbracciare e dare calore a chi la indossa.

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