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Successo per Poti a Piedi, ma la montagna di Arezzo resta abbandonata. Valenti: "Tante idee per il 2023"

Dalla camminata competitiva con premiazione finale all'intera giornata di musica a Poti. I progetti di sviluppo di Mauro Valenti

Grande partecipazione alla camminata Poti a Piedi organizzata dalla Fondazione Arezzo Wave insieme ad A Piede Libero e al Calcit. Ieri mattina i tanti camminatori si sono ritrovati a villa Severi da dove la caronavana è partita alla volta del monte di Arezzo. Non prima però di un avvio musicale, con le note di Yesterday, visto che l'edizione 2022 è stata dedicata ai Beatles.

La camminata è stata accompagnata dalla musica suonata in alcune tappe grazie alla presenza di Luca Lanzi, del Quartetto Euphoria e dell'Arezzo Jazz Quartet ed è terminata sulla vetta di Poti dove c'è stata l'esibizione finale dall'abitazione che è diventato il quartier generale dell'evento. Lì dove il Calcit rifocilla tutti i partecipanti. Una cornice addobbata a dovere con lo striscione di Arezzo Wave e le bandiere dell'Arezzo che Mauro Valenti acquistò nel 2018 per sostenere Orgoglio Amaranto nella raccolta fondi per la Battaglia Totale.

"Un bello scenario e tanta partecipazione per raccogliere fondi per il Calcit e per tenere alta l'attenzione sulla montagna della città di Arezzo grazie a chi ha reso possibile l'evento, come alcuni sponsor e le cuoche di Ponticino del Calcit che non hanno fatto mancare nemmeno le torte - commenta Mauro Valenti patron della Fondazione Arezzo Wave - Cosa è cambiato dall'appello di anno scorso? Nulla purtroppo, il vecchio albergo pericoloso e fatiscente è sempre accessibile e quindi un luogo dove non c'è sicurezza. Poti resta abbandonato e nessuno se ne occupa. Noi vorremmo invece che tornasse a essere frequantabile e apprezzato come lo era decenni fa."

Poti a Piedi 10 luglio 2022

Quali progetti possono nascere dalla camminata che ogni anno fate a Poti? "Ci sono nuove idee in cantiere da realizzare per ampliare il tutto. Intanto pensiamo di organizzare la partenza da due punti diversi con il secondo che permetta di evitare il tratto più duro da affrontare e quindi facilitare la partecipazione anche a chi fosse scoraggiato a partire da Villa Severi. Poi vorremmo un autobus navetta per riportare le persone in città senza dover rifare il tragitto a ritroso. Questo ci permetterebbe anche di ampliare la giornata restando a Poti per più ore in compagnia di buon cibo e di qualche band a suonare. E infine anche una camminata competitiva con premio finale."

Le idee non mancano e Poti è lì che aspetta, "magari se possibile spostando la montagna di truciolato di legno che impedisce di vedere tutto il panorama di Arezzo come era naturalmente un tempo."

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