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Poste, allarme Cisl: "Non solo disagi, anche rischio infortuni per i portalettere"

"Non solo lettere in giacenza, depositi saturi e ritardi nelle consegne: adesso si registra anche un aumento di infortuni fra gli operatori". A denunciare la situazione dei dipendenti di Poste Italiane è la Cisl di Arezzo che in una nota racconta...

"Non solo lettere in giacenza, depositi saturi e ritardi nelle consegne: adesso si registra anche un aumento di infortuni fra gli operatori". A denunciare la situazione dei dipendenti di Poste Italiane è la Cisl di Arezzo che in una nota racconta cosa sta accadendo nell'Aretino.

"La decisione di Poste Italiane di nove mesi fa - interviene Daniele Mugnai segretario SLP-CISL di Arezzo -, di recapitare la posta a giorni alterni è un fallimento totale che si sta ripercuotendo pesantemente non solo sui cittadini della provincia di Arezzo, ma anche sui lavoratori di Poste Italiane.

La situazione è diventata ingestibile a tutti i livelli, sia nella consegna sia agli sportelli. Aver voluto imporre un modello di recapito in siffatta maniera ha, in questo lungo lasso di tempo, evidenziato tutti i limiti di una riorganizzazione non fattibile e, quindi, fallimentare. Purtroppo e, con tanta marezza, non si può dire altro che sono stati nove mesi di disastro. Un disastro annunciato che noi della CISL abbiamo denunciato anche con lo sciopero generale del 4 Novembre, e che, per ora, non è stato ascoltato.

Oggi, prosegue Mugnai, siamo arrivati al limite anche perché oltre al disagio e al disservizio sono aumentati in maniera molto significativa gli infortuni fra gli operatori. Segno evidente che vi è un eccessivo carico di lavoro che non può essere evaso in sicurezza. Non è accettabile che ai lavoratori si imponga di lavorare in una situazione di rischio. Inoltre, prosegue il segretario della SLP-CISL, anche alla sportelleria la musica non cambia; a seguito dei continui esodi manca personale, sono aumentati i distacchi, diritti non rispettati come le ferie e, tutto questo nonostante le 20 impiegatizzazioni che nessuna altra provincia ha fatto.

Un bilancio decisamente negativo che noi come sindacato CISL stiamo denunciando da tempo e continueremo nella nostra lotta fino a quando l’Azienda non si deciderà a mettersi al tavolo per cercare di trovare dei necessari, organici correttivi e senza partire dall’art.2 che limita il necessario confronto".

L'allarme lanciato dalla Cisl arriva dopo giorni di proteste e tam tam sui social da parte degli utenti. La scorsa settimana è partita anche un'interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico e dal senato è partito un appello ai sindaci per sostenere l’interrogazione “la loro sottoscrizione - ha detto la senatrice Mattesini - ha un valore simbolico di primaria importanza affinché il Governo comprenda la complessità del problema a cui siamo di fronte”.

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