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Ponte Buriano, l'annuncio della Provincia: "Lavori complessi, necessaria la proroga della chiusura"

"Lavorare su un’opera d’arte è sempre un’incognita, soprattutto se rappresenta un nodo viario strategico, interessato da un incessante traffico che per oltre il 25 % è costituito da veicoli pesanti", così con una nota la Provincia di Arezzo...

"Lavorare su un’opera d’arte è sempre un’incognita, soprattutto se rappresenta un nodo viario strategico, interessato da un incessante traffico che per oltre il 25 % è costituito da veicoli pesanti", così con una nota la Provincia di Arezzo annuncia il prolungarsi dei lavori su Ponte Buriano. L'ordinanza indica come termine il 31 ottobre, ma i tecnici sperano di riuscire a terminare tutto entro alcune settimane, forse addirittura entro fine settembre.

"Già in tempi non sospetti - prosegue la Provincia di Arezzo - , prima ancora della recente ferita del crollo del ponte Morandi di Genova, che ha riportato all’attenzione le problematiche dei ponti e viadotti, la Provincia di Arezzo ha evidenziato e segnalato alla Regione Toscana le situazioni di criticità e precisamente il viadotto di Ponte Presale lungo circa 400 metri e il ponte sulla 69 a Ponti di Palazzone lungo circa 200 metri. Nonostante la stretta del patto di stabilità, le poche risorse a disposizione e l’esiguo personale, la Provincia di Arezzo vigila costantemente sulla salute delle infrastrutture e sui 698 ponti che insistono sulla viabilità; ma sono da escludere situazioni di imminente pericolo e di inutili allarmismi". "L’intervento su Ponte Buriano, è avvenuto in tempo e nel momento giusto per metterlo in sicurezza. Purtroppo problematiche contingenti relative alla complessità dell’opera Buriano hanno reso necessario la proroga della chiusura al traffico fino ad ottobre, avvallato anche dal summit avvenuto in Prefettura negli scorsi giorni. Proroga che consentirà alla ditta di eseguire correttamente tutte le delicate fasi dell’intervento, che non riguardano solo il maquillage del paramento murario, ma soprattutto il risanamento conservativo. I malanni riscontrati in corso d’opera al glorioso manufatto non sono pochi ne lievi. Da un’apparato radicale storicizzato, all’interno del riempimento terroso, che preme contro il paramento murario allentandolo e facendolo rovinare in Arno, allo spanciamento delle murature interne dei rostri dovuto all’incessante pressione esercitata dal traffico sul sottofondo stradale che hanno portato a mettere in cantiere ulteriori nuovi interventi di deradicalizazione, consolidamenti e ricostruzione delle murature. Tutte le lavorazioni sono indubbiamente legate alle condizioni metereologiche e alla gestione del fiume, ma si conluderanno massimo entro il mese di ottobre, consapevoli anche del fatto che a novembre inizieranno le piene del fiume".
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