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Polemiche per il click day dei buoni per i campi estivi. Tanti: "Erogati per 1200 bambini, metteremo altre risorse"

La vicesindaco rivendica la misura che invece è contestata dalle famiglie perché a pioggia, dove "a fare la differenza è la connessione, la velocità di collegamento e la fortuna"

Valanga di polemiche per il click day dei buoni per i campi estivi dei bambini e dei ragazzi fino a 14 anni. Si è aperto infatti questa mattina alle 9 e in meno di mezz'ora i fondi stanziati sono andati tutti esauriti. L'accesso era previsto in un link specifico attraverso la carta d'identità elettronia o lo spid, ma nessun requisito ne di condizione familiare ne di reddito era richiesto. L'intervento a pioggia ha destato molte polemiche soprattutto tra chi, magari in orario di lavoro, ne è rimasto fuori.

Sui social ci sono molti commenti di genitori che contestano questa modalità. A prendere posizione per prima Sara Cherici, responsabile dell'area infanzia del Pd di Arezzo. A questa sono seguite tante segnalazioni anche ad Arezzo Notizie.

Il commento della vicesindaca Lucia Tanti

Rivendica risultati da record e scrive una lettera al ministro Bianchi per chiedere scuole aperte anche in estate. La vicesindaca Tanti risponde così, a metà mattinata, a quanto avvenuto tra le nove e le nove e trenta con l'esaurimento immediato dei buoni per i campi estivi.

“In città si sono accreditate per il progetto ‘TempoBello’ 57 associazioni e il numero complessivo ottimale è calcolato in circa 2.000 bambini e bambine, questo per garantire che la proposta sia qualitativamente adeguata ai bisogni e ai diritti dei bambini che in estate hanno chiedono risposte aggregative vere. Del resto, non credo che ci siano famiglie che vogliono mandare i propri figli in strutture non accreditate o ‘pollaio’ o che non si rendano conto che esiste un tetto numerico oltre il quale il numero dei bambini, correlato allo spazio e alla quantità di educatori non è in sicurezza. A proposito di numeri, i nostri sono davvero da record: il Comune di Arezzo, già dal primo giorno, sostiene oltre l’80% delle famiglie con un contributo di 150 euro a figlio. È evidente che siamo disponibili e pronti a fare altri investimenti ma deve essere chiaro che i buoni messi a disposizione non possono essere superiori ai posti disponibili per partecipare alle attività estive. Questo boom di richieste dimostra la necessità che oltre ai Comuni si muova anche lo Stato. Ormai è intollerabile che le scuole restino chiuse tre mesi. I Comuni fanno la loro parte, nel caso aretino copriamo praticamente il 100% delle disponibilità ma il modello italiano, scuole chiuse in estate, non è più tollerabile. Nessun servizio pubblico resta interdetto per così tanto tempo. Per questo ho chiesto un incontro urgente al Ministro Bianchi che è uomo di buon senso. Sono certa che capirà che lasciare soli famiglie e Comuni e mettere in ferie la scuola per 90 giorni di fila non è più possibile”.

La spiegazione si fa più approfondita: "Intanto c'è da considerare che le famiglie che sono seguite dai servizi sociali hanno già un loro percorso di sostegno, nel 2021 ad esempio ne abbiamo assistite 4569 che hanno requisiti legati all'isee basso. Tolta questa fetta c'è da dire che la povertà educativa non va a braccetto con il reddito di babbo e mamma, anzi dopo il lockdown ci siamo resi contro che anche le famiglie con reddito isee non basso hanno bisogno di far socializzare i propri figli e questo è un contirbuti ai bambini non alle famiglie."

Saranno messe altre risorse? "Sì come ho già detto, ma non oltre il tetto dei posti dichiarati in fase di accreditamento dei progetti delle associazioni che sono circa 2mila. I figli hanno bisogno di stare fuori, le faimglie ne sono consapevoli e per questo le richieste sono molto aumentate. Non ci sono però educatori per coprire tutti, lo Stato non si può più ritrarre deve parire le scuole."

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