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Podere Rota, anche Terranuova chiede di valutare la sospensione Paur. Vadi: "Passo verso la chiusura"

La sindaca di San Giovanni Valdarno accoglie con piacere la mossa del primo cittadino terranuovese Chienni che ieri ha inviato una lettera a Csai e Regione

Anche il Comune di Terranuova Bracciolini, che pure ha quote di Csai la società che gestisce l'impianto di Podere Rota, chiede di valutare la sospensione del Paur, il Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale per l'ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Una mossa alla luce del parere Arpat, con l'allarme contaminazione lanciato dall'agenzia. Sergio Chienni, primo cittadino di Terranuova, ha infatti scritto a Csai e alla Direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana invitando a valutare una sospensione del procedimento. Nella lettera di ieri l'amministratore ha dichiarato che sarebbe opportuno “procedere ad una definizione ed attuazione di un piano di caratterizzazione, ossia un’analisi molto dettagliata, in modo che possa essere approfondita compiutamente la situazione”. A questo punto si compatta il fronte dei sindaci della zona, sulla richiesta di un'attenta valutazione del futuro dell'impianto. Con la maggioranza delle amministrazioni che chiedono la chiusura dell'impianto. Tra queste c'è San Giovanni Valdarno, che da tempo si batte per un addio alla dicarica. 

“Ho letto con piacere - dice Valentina Vadi, sindaca di San Giovanni - le dichiarazioni del sindaco di Terranuova Bracciolini relative alla discarica di Podere Rota e al progetto di ampliamento per rifiuti speciali non pericolosi. Il sindaco Chienni ha scritto a Csai e alla Direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana perché valutino la sospensione del Paur di ampliamento del sito, per fare tutte le indagini necessarie sulla potenziale contaminazione delle acque sotterranee e sui superamenti di Csc, rilevati da Arpat, da oltre un anno e mezzo. E’ necessario un piano di caratterizzazione che stabilisca con certezza la situazione attuale relativa al sito dove sorge la discarica di Podere Rota. La richiesta di sospensione del Paur è la medesima che stiamo facendo anche noi, come Comune di San Giovanni Valdarno, con fermezza e per le vie formali alla Regione Toscana, dal gennaio 2021, ossia da quando ufficialmente il Paur sul progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota, è stato avviato in Regione, senza un’adeguata valutazione dei documenti e delle indicazioni di Arpat Arezzo sulle condizioni di potenziale contaminazione del sito. Mi auguro che Csai e la Direzione Ambiente ed Energia ascoltino e prendano in considerazione la lettera e la richiesta del sindaco di Terranuova Bracciolini, che si unisce alle richieste nostre e di altri sindaci del Valdarno aretino, sospendano il Paur e facciano finalmente la necessaria e dovuta chiarezza. La lettera del sindaco di Terranuova Bracciolini segue di qualche settimana le dichiarazioni dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni sulla ordinanza in arrivo per Podere Rota e costituiscono senz’altro, dal mio punto di vista, segnali importanti verso l’obiettivo che ci siamo posti di chiusura definitiva della discarica di Podere Rota”, ha concluso il sindaco Valentina Vadi.

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