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Podere Rota, nuova viabilità e cassa di esondazione: a fine luglio l'inaugurazione

A un anno dall’avvio, stanno proseguendo i lavori inerenti nuova viabilità e cassa di esondazione nell’area di Podere Rota. Il vicesindaco Mauro Di Ponte fa un punto sullo stato di avanzamento dell’opera: L’intervento si sta realizzando...

A un anno dall’avvio, stanno proseguendo i lavori inerenti nuova viabilità e cassa di esondazione nell’area di Podere Rota.

Il vicesindaco Mauro Di Ponte fa un punto sullo stato di avanzamento dell’opera:

L’intervento si sta realizzando celermente, nel rispetto del crono programma. A fine luglio sarà infatti inaugurato, e quindi aperto al traffico, il primo nuovo tratto viario di circa 900 metri.

Contestualmente agli interventi sulla viabilità, stanno procedendo anche i lavori per la realizzazione di un by-pass stradale in concomitanza con l’incrocio con la strada comunale di Piantravigne, una variante ai lavori chiesta dall’Amministrazione per evitare la chiusura prolungata del tratto in oggetto e garantire così il transito durante tutte le opere di cantiere.

Abbiamo fortemente voluto che venisse realizzata un’arteria stradale alternativa che consentisse di non impattare sugli eventuali disagi facilmente generabili dall’esecuzione dei lavori e, più nello specifico, dalla necessaria chiusura momentanea di un tratto di strada Provinciale - spiega il vicesindaco Di Ponte - Grazie al by-pass il traffico veicolare non subirà interruzioni e i lavori potranno proseguire senza alcuna interferenza.

Sempre in quest’area si stanno svolgendo inoltre i lavori sulla rampa utilizzata dai mezzi in entrata e uscita dalla strada Strada Regionale 69. Questi interventi hanno come obiettivo primario il distanziamento della carreggiata dalle abitazioni, andando a ridurre così eventuali situazioni di disagio quali rumori, vibrazioni e polveri.

Ci tengo a ringraziare tutti tecnici che si stanno impegnando al fine di consegnare l’opera nei tempi previsti, ovvero nell’agosto 2018, la CSAI che si occupa di coordinare e supervisione gli interventi e l’impresa e le maestranze direttamene coinvolte nella messa in opera dell’intervento” conclude Di Ponte.

L'opposizione all'attacco La nota di Paolo Castellucci, Terranuova in Comune

Percorrendo la strada che da Piantravigne porta a San Giovanni, ci imbattiamo nei lavori attorno alla discarica di Podere Rota e automaticamente ci sorge spontanea una domanda: ma era proprio così necessario investire 12 milioni di euro in una viabilità che non è certo paragonabile a quella nelle vicinanze del ponte Mocarini (tanto per fare un esempio) o di altre arterie del traffico intasate solo perché non sono state adeguate le strade al traffico dei giorni nostri?

Facciamo un passo indietro. Quest’opera di grande impatto è legata ad una delibera della Provincia di Arezzo del 20 Gennaio del 2011, che recepì le prescrizioni preliminari legate all’ultimo ampliamento della discarica di Podere Rota. L’opera prevede i seguenti lavori: la messa in sicurezza del borro di Riofi tramite una cassa d’esondazione, la costruzione di 4 ponti, tre rotatorie, il parcheggio all’interno della discarica dei camion che attendono di scaricare i rifiuti e infine, verrà collegata la rete dell’acquedotto.

Analizziamo con attenzione i vari punti.

Punto primo: la cassa d’esondazione. Parlando con i cittadini che risiedono in quella zona, essi hanno visto tracimare solo una volta il borro e dopo 1 ora era già rientrato: correva l’anno 2013, anno in cui le copiose piogge fecero crollare la strada provinciale a Castelfranco e le balze di Piantravigne, tanto per capirci.

Punto secondo: i ponti. Verranno costruiti 4 nuovi ponti calcolati, nel rispetto della normativa, con misure idonee per far fronte ad eventuali piene; vedendo le strutture a noi sembra che siano capaci di sostenere un eventuale innalzamento delle acque dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, ma può darsi che ci sbagliamo.

Punto terzo: le rotatorie. Verranno fatte tre rotatorie nuove di zecca al prezzo di una, dalle dimensioni tali da poter fare gare di SpeedWay, (speriamo solo che all’inaugurazione venga invitato Stoner, così ci delizia con le sue derapate).

Quarto e ultimo punto: verrà costruito un parcheggio all’interno della discarica per i camion che attendono di scaricare la spazzatura e verrà collocata la rete dell’acquedotto. Ah, finalmente due opere importanti ed essenziali, perché con la prima non ci saranno più camion in sosta lungo la strada e con la seconda si permetterà agli abitanti del Fossato di poter godere di acqua potabile. Meglio tardi che mai, aggiungiamo noi, anche se è bene ricordare che saranno esclusi da questo intervento gli abitanti di Riofi e zone limitrofe.

In conclusione: a parte queste due opere per noi essenziali, crediamo che, pur trattandosi di soldi di Sei Toscana (derivanti dalle tariffe pagate dai cittadini!), si potevano risparmiare soldi sulle altre opere (cassa d’esondazione, 4 nuovi ponti e tre rotatorie) includendo nella “prescrizione” (come consigliò l’allora Consigliere Comunale Luca Trabucco all’ex Sindaco Mauro Amerighi), che Sei Toscana portasse il metano e la fibra ottica nelle Frazioni di Piantravigne, Malva e Persignano? Naturalmente a costo zero per gli utenti, visto soprattutto il fatto che queste Frazioni subiscono da anni il disagio della discarica stessa senza ricevere in cambio niente se non la diminuzione in bolletta della TARI? Avrebbero risparmiato soldi e, allo stesso tempo, avrebbero accontentato tante famiglie.

Un’altra domanda che ci poniamo, ma non per questo meno importante delle altre, è questa: siamo proprio sicuri che dopo un intervento di questo genere la discarica chiuderà nel 2021 come previsto? Ancora nessun politico ha messo per iscritto se il 2021 sarà l’anno di chiusura, ma certo è che il business dei rifiuti è troppo grande e troppo appetibile, sia per il Comune di Terranuova Bracciolini che per le società private che vi fanno parte, per farci credere che la discarica di Podere Rota cessi il conferimento dei rifiuti entro quella fatidica data.

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