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Genitorialità, famiglie, anziani: i Comuni dell'aretino vanno a caccia di fondi Pnrr

La zona aretina partecipa alla Missione 5 “Coesione e Inclusione” del Pnrr guidata dal Comune capoluogo, c'è anche un progetto che vede l’alleanza tra la Zona aretina e quella del Valdarno

Otto progetti presentati per un ammontare complessivo di 6 milioni e 442 mila euro. La zona aretina partecipa alla Missione 5 “Coesione e Inclusione” del Pnrr guidata dal Comune capoluogo, c'è anche un progetto che vede l’alleanza tra la Zona aretina e quella del Valdarno grazie alla proposta del sindaco Chienni, presidente della zona valdarnese. La pianificazione cercherà di ottenere finanziamenti rispondendo alle richieste della missione, dal sostegno alla genitorialità alla prevenzione della vulnerabilità delle famiglie, dai percorsi di autonomia degli anziani non autosufficienti a quelli per le persone con disabilità, dal rafforzamento dei servizi sociali domiciliari a quello della rete servizi sociali fino all’housing first e la stazione di posta.

“E’ stato un vero lavoro di squadra dal risultato eccellente e capace di dare risposte a tutti i Comuni della Zona aretina. Una riposta di territorio di cui si è fatto capofila il Comune di Arezzo, che va ben oltre i confini delle singole municipalità costruendo una risposta di sistema che mette al centro il Comune capoluogo ma in piena sinergia con gli altri comuni in una risposta diffusa di servizi. Per quanto riguarda il Comune di Arezzo, le progettualità presentate sono tutte fondamentali e finalizzate a rafforzare il già alto livello dei servizi offerti di coesione sociale. E’ certo – dice la vice sindaca di Arezzo Lucia Tanti - che la realizzazione di quanto pianificato insieme alla riqualificazione della ex caserma Piave e agli interventi previsti nelle zone di San Lorentino e San Clemente, a partire dal nuovo centro di aggregazione sociale, concretizzeranno un nuovo modello di città sicura e accogliente, in grado di rispondere al meglio con un supporto di prossimità calibrato sui bisogni individuali. Tutto questo porterà a compimento un disegno, partito nel 2015, di complessiva rivoluzione dei servizi alla persona che escono definitivamente da un modello di tipo assistenziale per definire una nuova forma di risposta individuale. Tutto questo sarebbe stato impossibile senza la professionalità dei servizi sociali del Comune di Arezzo, con particolare riguardo al suo direttore Paola Garavelli, senza l’eccellenza degli assistenti sociali tutti, sui quali l’amministrazione ha investito profondamente con nuove assunzioni, e senza la sinergia tra gli uffici e la collaborazione con l’assessore Casi e l’ingegner Chieli. Ovviamente dirimente è stato il Pnrr, che ha dato un impulso di risorse molto significativo, consentendo di portare a compimento il lavoro avviato. Un grazie a tutti i sindaci e gli assessori degli altri Comuni, ai loro tecnici, alla Asl: tutti aspettiamo fiduciosi di cogliere al 100% il risultato”, conclude Tanti.

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