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Platano delle Poste addio: l'albero verrà abbattuto prima di Ferragosto

Dai primi del ‘900 circa ha ospitato sotto la propria rigogliosa chioma migliaia di persone. E’ stato un rifugio per i volatili, un luogo di incontro per tanti e un anno addirittura è diventato anche un installazione artistica. Però, dopo quasi...

Dai primi del ‘900 circa ha ospitato sotto la propria rigogliosa chioma migliaia di persone. E’ stato un rifugio per i volatili, un luogo di incontro per tanti e un anno addirittura è diventato anche un installazione artistica.

Però, dopo quasi un secolo di vita, il platano di via Garibaldi si è ammalato di una malattia che, in alcun modo, potrà essere curata.

“Ed è per questo - spiegano sindaco e vice del Comune di Arezzo - che dovremmo procedere con il suo abbattimento”.

L’operazione avverrà il prossimo 10 agosto ed andrà avanti per alcuni giorni. Ad operare ci penseranno i tecnici dell’amministrazione che hanno già avvisato le attività commerciali della zona della decisione presa.

“E’ inevitabile - sottolineano gli amministratori - la pianta è stata attaccata da un fungo che ne sta consumato la corteccia dall’intero e lo sta rendendo pericoloso ed instabile”.

Il primo monitoraggio sulla pianta risale al 2015 e sempre in quell’anno, erano emerse problematiche di natura fungina che avevano portato alla potatura e all’alleggerimento della chioma. Queste operazioni hanno permesso alla pianta di vegetare fino alla fine dello scorso anno quando il fungo è ricomparso violentemente.

“Nel momento dell’anno in cui dovrebbe registrarsi la sua massima rigogliosità – ha dichiarato il sindaco – la pianta è purtroppo spoglia. L’indizio più evidente dell’aggressività del fungo che l’ha colpita. Peccato, perché dopo circa 120 anni di vita, faceva oramai parte del panorama urbano di Arezzo”.

“Nel febbraio e nel giugno di quest’anno – ha specificato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – sono state effettuate due ulteriori perizie tecniche ed entrambe hanno evidenziato come il platano sia oramai marcescente, degradato da un fungo e come i valori relativi al rapporto raggio-spessore del tronco siano abbondantemente al di sotto del limite di sicurezza. Tutto lascia presagire che il decadimento della pianta sia in fase molto avanzata e abbia subito un forte incremento da febbraio a giugno. Il platano non è in una posizione qualsiasi, è superfluo ricordare quanto l’edificio delle poste sia frequentato e come intorno all’incrocio tra via Garibaldi e via Guido Monaco transitino centinaia di veicoli ogni giorno. Considerando la sua particolare ubicazione, per salvaguardare l’incolumità pubblica è necessario procedere all’abbattimento dell’albero, che avverrà la prossima settimana. Abbiamo individuato giovedì 10 agosto come data per iniziare le operazioni. Se sarà sostituito con un’altra pianta? Diciamo che dovranno essere fatte delle valutazioni poiché andrebbe rimossa una buona porzione di asfalto tutto intorno dopo di che nessuno ci garantisce che il fungo sia assente nel terreno e quindi non si ripresenti”.

L’amministrazione ogni anno esegue su un centinaio di piante verifiche analoghe a quelle a cui è stato sottoposto il platano delle poste. È grazie ai dati acquisiti che stila il programma annuale degli interventi. Ancora il vicesindaco Gamurrini: “stiamo tenendo sotto controllo alcune alberature pubbliche che hanno compromesso, rendendoli disconnessi, tratti di viabilità. Mi riferisco a tre pini in zona Cappuccini, all’altezza dell’incrocio tra via Redi e via Occhini, le cui radici hanno creato pericolosi avvallamenti. Qui, stiamo valutando la possibilità di salvaguardare le piante per qualche anno con la realizzazione di un tratto di marciapiede. Anche in alcuni parcheggi pubblici, penso a via Alfieri e via Ungaretti, le radici hanno sollevato l’asfalto, una situazione peraltro che registriamo anche in via Cimabue, e alcuni posti auto risultano inutilizzabili”.

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