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Piste ciclabili, ad Arezzo in 5 anni il 30 per cento di chilometri in più

Da poco più di 24 chilomentri a oltre 32. I chilometri di piste ciclabili ad Arezzo sono cresciuti di oltre 30 punti in percentuale nel quinquennio 2011 -2016, rispecchiando quella che stata la crescita a livello regionale. In Toscana infatti, la...

Da poco più di 24 chilomentri a oltre 32. I chilometri di piste ciclabili ad Arezzo sono cresciuti di oltre 30 punti in percentuale nel quinquennio 2011 -2016, rispecchiando quella che stata la crescita a livello regionale.

In Toscana infatti, la lunghezza dei percorsi dedicati alle due ruote presenti nei comuni capoluogo di provincia è passata da 275,2 km a 362,7 km, con un aumento del 31,8%. A rivelarlo sono i dati elaborati da Centro Studi Continental (su fonte Istat). Dall'analisi emerge che tra i comuni capoluogo di provincia toscani è Firenze quello con le piste ciclabili più lunghe (92 km nel 2016, con un aumento dell’80,4% rispetto al 2011). A Firenze seguono Prato (64 km nel 2016, +42,4% sul 2011), Grosseto (41,4 km nel 2016, +8,9% sul 2011), Pisa (37,6 km nel 2016, +11,6% sul 2011), Lucca (35,5 km nel 2016, +8,6% sul 2011), Arezzo (32,1 km nel 2016, +32,1% sul 2011), Massa (25,5 km nel 2016, -5,6% sul 2011), Livorno (18 km nel 2016, +39,5% sul 2011), Pistoia (8,9 km nel 2016, +48,3% sul 2011) e Siena (7,7 km nel 2016, +67,4% sul 2011).

In Italia dal 2011 al 2016 la lunghezza delle piste ciclabili nei comuni capoluogo di provincia è passata da 3.592,2 km a 4.370,1 km, con un aumento del 21,7%. Le regioni in cui ci sono più piste ciclabili sono Emilia Romagna (1.285,8 km), Lombardia (707,6 km) e Veneto (538,9 km). Le regioni in cui le piste ciclabili sono cresciute di più tra il 2011 e il 2016 sono la Sardegna (+301,5%), la Sicilia (+91%) e la Basilicata (+73,1%).

"La crescita delle piste ciclabili presenti nei comuni capolugo di provincia italiani - spiega il Centro studi Continental - dimostra l’impegno da parte delle amministrazioni locali per favorire modalità di mobilità alternative e meno inquinanti rispetto all’uso dei mezzi a motore. L’aumento delle piste ciclabili a disposizione degli utenti nei comuni capoluogo di provincia, però, deve andare di passo con una maggior tutela per i ciclisti. Nell’ecosistema stradale, infatti, i ciclisti, che siano su una pista ciclabile o sulla normale carreggiata, sono una categoria di utenti particolarmente vulnerabile a cui va garantita la massima sicurezza ed a cui va riconosciuto il merito di limitare la produzione di sostanze inquinanti".

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