"Né green pass né certificato medico. Ho chiamato le forze dell'ordine", nuove segnalazioni per i mancati controlli alla piscina comunale
La lettera di un utente all'amministrazione. "Ieri sera ho iniziato un corso e mi sono accertato di persona di cosa stava accadendo"
"Né green pass, né certificato medico". Le segnalazioni sulla mancanza di controlli presso la piscina comunale di Arezzo continuano ad arrivare. L'ultima risale a ieri sera, quando un utente del palazzetto del nuoto gestito dal Centro sportivo Chimera afferma di aver anche chiamato le forze dell'ordine. "Ma alle 21 ancora nessuno si era presentato per un controllo".
La vicenda è emersa nelle prime settimane di settembre, quando alcuni degli iscritti alle attività della struttura hanno mostrato il proprio dissenso rispetto alla decisione del gestore. Era stato lo stesso Valter Magara, che gestisce il centro di viale Gramsci, in una intervista a ribadire l'intenzione di non verificare il certificato verde: "Chi arriva qui deve avere il certificato medico per entrare, è il solo documento che attesta lo stato di salute ed è quello che chiedono i nostri operatori".
Una decisione che lascerebbe perplessi gli stessi utenti: "Ho svolto in questi giorni per la prima volta la mia lezione - si legge nella mail di segnalazione inviata all'amministrazione comunale -. All'entrata non solo non hanno chiesto il green pass ma nemmeno il certificato medico non agonistico che dicevano essere indispensabile per entrare in piscina". Nella lettera l'aretino racconta di aver quindi contattato le forze dell'ordine: "segnalando la situazione e chiedendo intervento".
"Ho chiamato la polizia - si legge nella lettera - nel momento in cui mi sono accertato di persona che la situazione fosse davvero così. Rimango basito e scrivo nero su bianco il mio disappunto".