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Arrivano le pensioni, la paura dei dipendenti degli uffici postali: "Rischio affollamento, servono controlli"

I sindacati si appellano ai primi cittadini della provincia di Arezzo affinché vigilino sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza anti-coronavirus che vietano gli assembramenti

E adesso c'è il timore che gli uffici postali aperti diventino punti affollati, nonostante l'emergenza, le raccomandazioni e la decisione di scaglionare in più giorni i pagamenti in base all'ordine alfabetico. Tra poco giorni potranno essere ritirate le pensioni e i sindacati chiedono alle istituzioni della provincia di Arezzo di vigilare, affinché non si creino assembramenti.

Le pensioni di aprile si ritirano dal 26 marzo. Ecco come

Mancano due giorni all’inizio del pagamento delle pensioni. Come è stato riportato ampiamente dagli organi di stampa - sottolineano in una  nota Slp-Cisl, Slc-Cigl e Uil-Poste, da giovedì 26 marzo e fino al 1 aprile, l’Inps, in accordo con Poste Italiane, ha predisposto presso gli uffici postali l’erogazione scaglionata, attraverso una suddivisione in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, della rata di pensione.

Una misura per proteggere dal contagio sia i dipendenti di Poste italiane sia i cittadini. E proprio perché il servizio raggiunga tutta l’utenza che non usufruisce dei servizi online è stata rafforzata l’apertura degli uffici.

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L'appello ai sindaci aretini: "Controlli sul rispetto delle disposizioni"

“Come organizzazioni sindacali di questa provincia ci appelliamo ai sindaci affinché facciano rispettare queste disposizioni e che vigilino affinché non si verifichino in nessuna maniera assembramenti e code agli sportelli. La direttiva è chiara e le regole vanno rispettate. E’ inutile ribadire che tutti i lavoratori di Poste, sia che operano agli sportelli sia i portalettere, al pari di altri lavoratori che erogano servizi, sono tra i più esposti al contagio ed è per questo che è necessario che tutti i cittadini si attengano alle regole. Altresì ringraziamo le forze dell’ordine che sono in prima linea in questo momento difficile e le invitiamo a non transigere e a sanzionare chi non sta alle regole anche in questa circostanza. Vogliamo confidare in un elevato senso civico e che tutti comprendano le difficoltà che stiamo attraversando.

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